Visitare Acqui Terme: cosa vedere in città e nei dintorni

Categoria: Territorio
Situata in provincia di Alessandria, nella valle del Bormida, Acqui Terme vanta una lunga storia e uno strettissimo legame con l’acqua: quella termale, che sgorga dalle sue fonti millenarie, così apprezzate fin dai tempi dei Romani, e quella del Lago …
REDAZIONE

Situata in provincia di Alessandria, nella valle del Bormida, Acqui Terme vanta una lunga storia e uno strettissimo legame con l’acqua: quella termale, che sgorga dalle sue fonti millenarie, così apprezzate fin dai tempi dei Romani, e quella del Lago Scuro, sito nel comune di Cartosio, anticamente deviata per arrivare in Città, grazie alla costruzione dell’imponente acquedotto romano.

Ma Acqui Terme ha in serbo molto di più per chi la voglia scoprire: ecco un itinerario da percorrere a piedi attraverso le vie della città, per non perderne i punti salienti e coglierne l’essenza.

Il Castello di Acqui Terme: il Museo Archeologico

Il Castello dei Paleologi è un ottimo punto di partenza per dare inizio a un percorso per scoprire la storia di Acqui Terme e le sue bellezze.

Le sale del castello dei Paleologi, infatti, ospitano il Museo Archeolgico di Acqui Terme, che racconta la storia della città a partire dalla preistoria, passando per l’epoca romana e fino al Medioevo.

castello di acqui terme

Alla visita del Museo Archeologico può seguire una piacevole passeggiata nel Giardino Botanico allestito all’interno delle mura del Castello.

L’anno di costruzione del Castello di Acqui Terme non è certo, ma le sue origini vengono collocate attorno all’XI secolo, quando il suo scopo era prettamente difensivo. Il castello continuò a svolgere questa funzione fino al XVIII secolo, quando i Savoia lo trasformarono in un carcere. La struttura, come appare oggi, è frutto della ricostruzione avvenuta nel 1663 e degli ultimi interventi avviati nel 1860.

I resti del Teatro Romano

Dal Castello dei Paleologi si può raggiungere il centro di Acqui Terme da Via Scatilazzi, dove si incontra il primo di una collezione di importanti reperti storici: i resti del Teatro Romano. Ciò che si vede oggi è solo una piccola parte di quello che doveva essere in origine, ovvero un imponente anfiteatro. La parte più importante della struttura, rinvenuta durante gli scavi, è stata purtroppo ricoperta a causa delle difficoltà che avrebbe comportato loro esposizione.

La Bollente: Piazza e Fontana

Proseguendo su via Scatilazzi si arriva nella suggestiva Piazza della Bollente, che prende il nome dall’omonima fonte, uno dei simboli della città.

La Bollente si presenta come un’edicola marmorea con pianta ottagonale, progettata dall’architetto Giovanni Ceruti nel 1879. La fonte, già nota in epoca romana, deve il proprio nome al fatto che la sua acqua sgorga costantemente alla temperatura di circa 75°C!

Secondo le leggende locali, era usanza immergere i neonati acquesi nella caldissima acqua della bollente, per temprarli e mettere alla prova la loro resistenza. I bambini sopravvissuti si meritavano il titolo di sgaientò, scottato nel dialetto locale, e venivano riconosciuti come autentici cittadini acquesi.

Torre Civica dell’orologio e Cattedrale di Maria Assunta

A pochi passi dalla Bollente, la Torre Civica dell’Orologio separa la piazza da Corso Italia.

La torre dell’orologio di Acqui Terme è un altro importante monumento della città, costruito nel 1763, su progetto dell’architetto Giuseppe Domenico Trolli. Va precisato che la porta, che congiunge Piazza della Bollente a Corso Italia, e sulla quale si eleva la torre, è molto più antica della torre vera e propria e risale alla fine del 1100. Questo offre il pretesto per spiegare la particolarità architettonica che caratterizza la Torre: non avendo fondamenta, essa poggia la propria struttura su quella delle case circostanti.

Dalla sommità della Torre, conosciuta anche come “La Torre senza fondamenta”, è possibile godere di una splendida vista sulla Città.

Dal lato opposto della piazza, imboccando Via alla Bollente, con la fonte alle spalle, in pochi passi si arriva fino a Piazza Duomo con la sua Cattedrale di Santa Maria Assunta, di origine romanica, consacrata nel 1067 da San Guido, Santo Protettore della città. Esternamente la cattedrale potrà apparire molto semplice, ma bisogna essere pronti a ricredersi una volta varcata la sua soglia e ammirata al suo interno. Il Duomo di Acqui Terme è visitabile anche seguendo una pratica audioguida interattiva online.

La Fontana delle Ninfee: uno spettacolo in Piazza Italia

Dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, tornando in Corso Italia e dirigendosi verso Piazza Italia, si incontra un altro imperdibile monumento di Acqui Terme: la Fontana delle Ninfee.

Ben più recente rispetto alle precedenti – la costruzione è stata completata tra gli anni ’90 e 2000 – ma non per questo meno affascinante, la suggestiva fontana si presenta nella sua magnificenza come una lunga “scalinata d’acqua”, che da Corso Viganò scende fino a Piazza Italia.

fontana delle ninfee di acqui terme

Corso Bagni: il percorso fino all’Acquedotto Romano

L’itinerario di scoperta attraverso Acqui Terme conduce, infine, ad alcuni dei suoi reperti più antichi e importanti.

Da Piazza Italia, imboccando Corso Bagni ,si possono raggiungere e visitare i resti della piscina romana, un’altra testimonianza del profondo e lungo legame tra la città e le sue acque termali.

Proseguendo, si raggiunge il Ponte Carlo Alberto, sul fiume Bormida, da dove si possono ammirare i resti dell’imponente acquedotto romano, del I secolo d.C.. Nonostante dei circa 40 piloni che dovevano comporre la struttura ne rimangano soltanto 15, l’acquedotto romano di Acqui Terme è una delle opere meglio conservate nel suo genere di tutto il Nord Italia.

Acqui Terme, cosa vedere nei dintorni

Acqui Terme si trova in un territorio collinare ricco di bellezze naturali e storiche. Oltre che percorrere gli innumerevoli sentieri che attraversano le colline del Monferrato Acquese, si può partire alla scoperta del territorio visitando i borghi che circondano la cittadina e i loro castelli: scoprili qui.