Il Monferrato ha antiche origini romane e le tracce di questo passaggio sono ancora visibili in molti punti del territorio. Libarna è uno degli esempi meglio conservati di insediamento romano nella zona, e rappresenta una meta da visitare per gli appassionati di archeologia e per chi vuole conoscere meglio la storia del Monferrato.
La storia dell’insediamento
I primi ad abitare la piana di Libarna furono i Liguri durante l’età del Ferro (VI-V secolo a.C.), che si insediarono nella zona dove oggi sorge Serravalle Scrivia perché si trovava in una via di passaggio molto utilizzata: la via Postumia. Il nome Libarna è quindi di origine preromana, e viene citato già da Plinio e nella Tabula Peutingeriana.
La città si sviluppa per la sua posizione è con l’avvento dei romani assume la tipica organizzazione urbanistica a reticolato, che segue l’orientamento della via consolare. Le prime testimonianze archeologiche dall’area urbana di Libarna sono databili tra la metà e la fine del I secolo a.C.
Il declino e l’abbandono di Libarna sono una conseguenza del progressivo abbandono della via Postumia a causa del tracciamento delle vie Aemilia Scauri e Iulia Augusta, che riguardavano più direttamente i territori della Liguria occidentale.
La “riscoperta” della città avviene tra metà ‘800 e inizio ‘900 in occasione dell’apertura della “strada regia” Torino-Genova e della realizzazione delle linee ferroviarie Genova-Novi-Torino e Genova-Milano. Solo nel 1924, con l’imposizione del vincolo archeologico, cessano le distruzioni e si intraprendono interventi di consolidamento e restauro dei monumenti.
Resti archeologici a Libarna in Monferrato
Cosa rimane oggi di Libarna? Grazie al suo precoce abbandono, la città di Libarna si è conserva in ottimo stato fino a noi e gli scavi hanno riportato alla luce e resi visitabili diversi edifici:
L’anfiteatro: un edificio da spettacolo, di forma ellittica, in cui si svolgevano i munera, i combattimenti tra i gladiatori, e le venationes, cioè le cacce alle bestie feroci.
Le terme: le terme erano ubicate tra teatro e anfiteatro, a formare un vero e proprio quartiere dei divertimenti, del relax e del tempo libero.
Il teatro: Il teatro era un edificio di forma semicircolare in cui si svolgevano le rappresentazioni di tragedie, commedie e altre forme di spettacolo antico.
La via Postumia: il cardine massimo della città coincideva con un tratto della via Postumia, la grande strada consolare costruita nel 148 a.C. che collegava Genova ad Aquileia. La strada era larga e ben pavimentata, con marciapiedi e canalette di scolo per l’acqua piovana. Intorno alla strada si affacciavano le botteghe e in alcuni punti c’erano dei portici.
Il foro: vero e proprio “centro dei servizi”, il foro era il cuore della vita commerciale, politica e religiosa della città romana e del suo territorio.
La porta della città: le porte erano l’ingresso prestabilito per la città. Libarna non aveva una cinta muraria ma le porte furono ugualmente erette a nord e a sud lungo il cardine massimo per segnalare lo spazio urbano. Quella conservata è la porta dell’ingresso sud.
Gli isolati e le botteghe
Come visitare Libarna
Libarna si trova in via Arquata, 63 a Serravalle Scrivia (provincia di Alessandria).
Dal 1° aprile 2023 l’area archeologica rimarrà momentaneamente chiusa. Le visite sono garantite, solo su prenotazione e accompagnati dai volontari dell’Associazione, dal giovedì al sabato contattando Libarna Arteventi.
Per prenotazioni: libarna.arteventi@gmail.com e 329 6484707
La visita all’Area archeologica può essere completata presso l’Area Museale situata al piano terra del Comune di Serravalle Scrivia, aperta in orario d’ufficio o su prenotazione contattando Libarna Arteventi, contenente alcuni reperti di Libarna.
Immagine di Davide Papalini, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons