Affacciato sulle rive del fiume Bormida, confinante con Carentino, Castellazzo Bormida, Frascaro e Oviglio, Borgoratto Alessandrino dista solo 14 km da Alessandria e 23 da Acqui Terme.
Il piccolo centro, oggi, conta 597 abitanti e, negli ultimi decenni, ha avuto l’onore di vedere, tra i propri residenti, molti artisti, che ancora oggi vengono omaggiati.
Storia di Borgoratto Alessandrino
Si suppone che il primo stanziamento, a opera dei Galli Liguri, nel territorio di Borgoratto, risalga all’epoca pre-romana. Questo insediamento venne successivamente trasformato dai Romani in mansio nei pressi di un guado sul fiume Bormida.
Il primo documento scritto che fa riferimento a Borgoratto risale al 1203. Da quel momento, la storia ha documentato molte sciagure da cui il paese è stato colpito: una grandinata devastante, nel 1598, un terremoto, nel 1510, e numerose epidemie di peste, tra il 1339 e il 1542.
Anche a livello politico, la storia di Borgoratto è costellata da grandi sfide: a lungo frazione di Alessandria, fu fagocitato dal Ducato di Milano, prima, e bruciato dai Francesi, poi, per essere raso al suolo nel 1403, dopo una rivolta alessandrina, per volere dei Visconti.
Solo nel 1438, il i Feudo di Borgoratto fu dichiarato “terra separata”, tramite la donazione di Filippo Maria Visconti a Simonino Ghilini, per poi entrare, nel1535, a far parte della Corona di Spagna. Divenuto Comune autonomo nel 1658, passò, nel 1713, dal Ducato di Milano ai Savoia.
Tra le figure storiche più celebri a Borgoratto è quella di Romeo Bozzetti, profugo Lombardo – Veneto, che prese parte alla spedizione dei Mille, ma anche Ennio Massobrio, ucciso a 18 anni durante la Seconda Guerra Mondiale è sentitamente ricordato in paese.
Cosa vedere a Borgoratto Alessandrino
Borgoratto è punto di partenza di percorsi cicloturistici, ma anche una passeggiata in centro può essere una piacevole scoperta.
Ecco cosa non perdere:
- Borgoratto Paese degli Artisti: un percorso alla scoperta dei luoghi e delle opere di alcuni importanti artisti che sono nati o hanno scelto di vivere a Borgoratto. Tra gli artisti omaggiati sono Cesare Bruno, Cino Bozzetti, Riccardo Cassola, Mario Conzano, Ernesto e Mario Ferrari. Denise Bistolfi, giovane artista alessandrina a cui è stata conferita la “cittadinanza artistica” dal Comune di Borgoratto, si è occupata di realizzare le rivisitazioni proposte nei cartelli presenti a ogni tappa.
- Parrocchiale della Beata Vergine Assunta: in stile romanico-gotico, la struttura originale risale al XII secolo. Quattro colonne ottagonali sorreggono la navata centrale. Gli affreschi della volta dell’abside e del lunotto esterno sopra il portale d’ingresso sono stati realizzati da Cino Bozzetti negli anni Trenta. Fu Pietro Vignoli, negli anni 80, a effettuare il restauro dell’affresco cinquecentesco, apprezzabile sulla parete della navata sinistra, che rappresenta la Sacra famiglia.
- Grande Panchina di Borgoratto: proprio nel punto in cui Cino Bozzetti contemplava il Monviso per immortalarlo nelle sue opere, è stata realizzata da alcuni borgorattesi, la Big Bench del Paese, chiamata “La Grande Panchina degli Artisti”.
Oltre ad essere una tappa del Percorso Borgoratto Paese degli Artisti, la Panchina è visitabile anche solo per godere del bel panorama e per farsi timbrare il passaporto del Big Bench Project presso i locali della PRO LOCO.
Per informazioni: Comune di Borgoratto Alessandrino