Camino, borgo che sorge sulle prime colline del Monferrato Casalese, affacciato sulla piana del Po vercellese, è un luogo tanto suggestivo quanto caratteristico.
Dominato dal suo magnifico castello, riconosciuto come uno dei più belli del Monferrato, Camino è un luogo imperdibile per gli amanti della natura, cultura e benessere.
La storia di Camino Monferrato
Le prime testimonianze scritte del borgo sono state trovate in un documento datato 1151, dove il paese viene citato come Caminus.
La storia di Camino è strettamente legata a quella dei Marchesi Scarampi, ricchi banchieri astigiani, che entrarono in possesso dell’allora feudo nel XIV secolo. A testimonianza del potere che la famiglia esercitava sul territorio è il grande e affascinante castello, che ancora oggi è custode di misteri e leggende riguardanti proprio il Conte Scarampo Scarampi, il cui fantasma si aggirerebbe tra i suoi saloni.
Ma quella del fantasma del conte non è l’unica leggenda che aleggia attorno a Camino. Il borgo, infatti, è il paese natale di Giovanni Battista Boetti, che secondo alcune ricostruzioni, sarebbe il Profeta Mansur: un frate missionario che, secondo la leggenda, nel 1700 si trasferì in Medio Oriente e, a capo di un esercito di 30mila uomini, sfidò Caterina II di Russia.
Camino: tra wellness, enogastronomia e outdoor
Immerso nel verde, Camino è il luogo ideale da raggiungere per tutti coloro che sono in cerca di una pausa rilassante dalla quotidianità.
La meta, allora, non può che essere l’Agriturismo Cà San Sebastiano, un Wine Resort con Spa dove concedersi qualche momento di puro relax da arricchire con un viaggio nei sapori dell’enogastronomia locale.
La Spa di Ca’ San Sebastiano si trova in quelle che un tempo erano le cantine della tenuta. E il legame con questo passato è ancora visibile: gli antichi strumenti utilizzati per la vinificazione, oggi diventano vasche idromassaggio, blower o cascate d’acqua! Ma il legame con il vino ritorna anche nella gamma dei trattamenti proposti, tra i quali si distingue la vinoterapia: un bagno in acqua e vino in una spaziosa vasca idromassaggio, dove vengono aggiunti lieviti e altri principi attivi dell’uva, che infondono un profondo rilassamento e purificano la pelle.
A Cà San Sebastiano si producono ancora oggi i grandi vini del Monferrato, nella cantina della struttura, accanto alla quale sorge Le Botti Bistrot, il ristorante gourmet dell’agriturismo.
Cosa vedere a Camino Monferrato
Il Castello di Camino è una delle principali attrazioni del borgo, tuttavia, al momento non è visitabile regolarmente, ma è aperto al pubblico soltanto in sporadiche occasioni. Ma oltre al castello, a Camino, c’è molto di più.
La Casa Museo di Enrico Colombotto Rosso
A Camino si trova anche la Casa-Museo di Enrico Colombotto Rosso, visionario pittore nato a Torino nel 1925, ma che scelse proprio il paese monferrino come luogo in cui trasferirsi e dove continuare a dare sfogo alla sua creatività nel 1991, e dove rimase fino alla sua morte, nel 2013.
Grazie alla Fondazione Enrico Colombotto Rosso, oggi la casa dell’eccentrico artista è diventata un museo da visitare, una raccolta “massimalista” di oggetti, fotografie, opere e arredi che rispecchiano alla perfezione la singolare personalità del pittore. Un luogo da visitare, non soltanto per gli appassionati d’arte!
Per visite e informazioni:
via Serra, 72 – 15020 Camino (AL)
Telefono: +39 3493800014
E-mail: [email protected]
La Rosa del Monferrato, la Big Bench di Camino,
Soprannominata anche “la Rosa del Monferrato”, per il suo colore, la Big Bench #117 di Camino si trova immersa tra aiuole di rose e offre una meravigliosa vista panoramica sulla valle del Po e il Monte Rosa. Per raggiungerla, basterà lasciare l’auto nel parcheggio dell’Agriturismo Ca’ San Sebastiano o lungo la strada che collega la frazione di Castel San Pietro al castello.
La chiesa di San Lorenzo
Impossibile da non notare, la grande chiesa parrocchiale di San Lorenzo si erge in posizione panoramica su una verde collinetta, all’imbocco del viale alberato che conduce verso il castello.
Caratterizzata da una facciata in mattoni a vista, presenta sopra al portone d’ingresso, una statua di marmo della Madonna con inciso lo stemma degli Scarampi. Al suo interno custodisce la cappella funebre degli Scarampi in stile neogotico, oltre ad affreschi, tele e una statua dedicati a San Lorenzo martire, affiancati da altre opere d’arte che spaziano dal Settecento fino ai giorni nostri.
Il monastero di Rocca delle Donne
Nella frazione di Camino Rocca delle Donne si trova un antico monastero, dal quale la borgata prende il nome: si trattava, infatti, di un convento femminile.
Il monastero, fondato dal Marchese Guglielmo di Monferrato nel 1167, cela una storia particolare: il convento ospitava la sorella e la figlia prediletta del Marchese, Agnese, costretta a prendere i voti dopo essere stata ripudiata dal marito. Fu per questo motivo che il monastero divenne meta di aristocratici, intellettuali, cavalieri e alti prelati, desiderosi di rendere omaggio alle principesse della potente famiglia Alerami, tanto da assumere le sembianze di una corte feudale. Per via della condotta poco incline ai canoni religiosi, il Papa ordinò la chiusura del monastero.
Foto Casa Museo Enrico Colombotto Rosso: Michele Gentile Wikimedia Commons
Foto Big Bench e Chiesa di San Lorenzo: Anduma!
Riferimenti: sito del Comune di Camino.