Cella Monte è un piccolo comune della provincia di Alessandria inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia: un semplice itinerario a piedi permette di ammirare la bellezza dell’antico borgo e delle verdi colline circostanti.
Le caratteristiche dell’itinerario
- Distanza 13,2 km
- Durata 3:30 h
- Salita 298 m
- Discesa 299 m.
Il percorso ha inizio nel borgo di Cella Monte, per poi proseguire lungo sentieri e strade a bassa percorrenza attraverso vigneti e boschi di querce secolari. Lungo il tragitto, nei giorni più limpidi, è possibile ammirare le cime dell’arco alpino, ma anche nei giorni meno tersi il paesaggio regala viste suggestive, con le colline che si stagliano sullo sfondo del cielo.
Ogni stagione regala una differente, ma sempre affascinante, personalità a questo itinerario: il viola della lavanda e dei girasoli in estate, i rossi e arancioni delle vigne in autunno, per poi passare alle sfumature più vivaci della primavera e quelle più miti dell’inverno.
Le opere d’arte diffuse tra Cella Monte e frazione Coppi
L’anello congiunge il comune alla frazione Coppi, piccolo centro abitato posto su una collina proprio di fronte al borgo di Cella Monte.
Uno degli aspetti più particolari di questo itinerario a piedi è che, lungo il cammino, ci si accorgerà che i centri abitati si trasformano in musei a cielo aperto: molte case ed edifici ospitano infatti, sulle loro facciate, le opere del pittore Gianni Colonna.
Tutte le opere riportano lo stesso titolo e sono interpretazioni dello stesso tema: “Giorno Notte”, in un gioco di contrasti da ricostruire casa dopo casa.
Gli infernot e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni
Anche il borgo di Cella Monte merita di essere attraversato con il naso all’insù, per ammirare i suoi palazzi storici e la pietra da cantone con cui sono costruiti gli edifici, dalla caratteristica colorazione gialla.
A questo particolare materiale è dedicato un intero museo, che racconta un altro aspetto peculiare della storia del borgo. L’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, infatti, ripercorre le vicende legate all’attività estrattiva e all’uso in edilizia di questa marna così facile da lavorare.
All’interno del museo è custodito un infernot: una tipica cantina sotterranea, scavata nella pietra, come tante altre ancora oggi presenti in moltissime case private dell’area.
Ogni infernot è una struttura unica, differente dalle altre, distinto per forma, struttura, elementi interni e decorazioni. È anche grazie alla loro unicità e bellezza che il Monferrato degli Infernot, territorio nel quale si sviluppa questo itinerario a piedi, è diventato Patrimonio Unesco.