Capriata d’Orba è un borgo del Monferrato a poca distanza da Ovada, su una collina da cui si può ammirare e il paesaggio della campagna monferrina.
L’abitato, che esisteva già in epoca romana come testimoniano alcuni ritrovamenti di monete e tombe, è dominato dai resti di antiche fortificazioni.
Storia di Capriata d’Orba
La zona in cui si è sviluppato l’abitato è attraversata da percorsi che inerpicandosi lungo le valli raggiungevano i passi montani scendendo poi al mare, ed era abitata anche in epoca preistorica.
Il borgo fu oggetto di mire espansionistiche del comune di Alessandria, si diede a Genova nel 1218, assediato e distrutto dagli alessandrini nel 1228, tornò in mano genovese nel 1230. Nel 1317 entrò a far parte del Ducato di Milano, poi fu di nuovo sotto il dominio di Genova che nel 1418 lo cedette ai marchesi del Monferrato. Devastato dai francesi e poi dagli spagnoli durante la guerra di successione del Monferrato, fu annesso ai domini sabaudi nel 1708.
Cosa vedere a Capriata d’Orba
- Castelvecchio: antica fortificazione della città , oggi sono ancora visibili la torre del XII sec, le mura di cinta e le porte di ingresso al paese.
- Chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro e Paolo e alla Madonna del Rosario: è un’antica costruzione dorica risalente al XIII sec. con tre navate e la facciata a disegno toscano. All’interno si trova un bellissimo altare in marmo africano nero e lucido dedicato alla Madonna del Rosario e, collocato nel transetto destro, un capolavoro di Luca Cambiaso, artista ligure che caratterizzò il cinquecento genovese. Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Pietro, Giovanni Battista, Francesco d’Assisi e Paolo.
- I campanili barocchi: delle due confraternite di San Michele e SS. Trinità e dell’Annunziata vicino alla Torre di Castelvecchio.
Per informazioni: VisitOvada