Carnevale nel Gran Monferrato: eventi, curiosità e tradizioni

Categoria: Eventi
Il Carnevale nel Gran Monferrato è un’occasione per esplorare piccoli borghi tra le colline e scoprire tradizioni antiche di secoli. Tra eventi curiosi e riti tramandati da generazioni, in Monferrato a Carnevale c’è molto di più oltre alle tipiche sfilate …
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Il Carnevale nel Gran Monferrato è un’occasione per esplorare piccoli borghi tra le colline e scoprire tradizioni antiche di secoli. Tra eventi curiosi e riti tramandati da generazioni, in Monferrato a Carnevale c’è molto di più oltre alle tipiche sfilate in maschera!
Dietro ad ogni storia locale, perfino alla più strana, si celano leggende ricche di fascino e mistero. Ogni paese conserva le proprie tradizioni e ogni anno ripete uno spettacolo festoso e colorato, adatto a grandi e piccoli.

Ecco alcune delle tradizioni più particolari e imperdibili del Carnevale in Monferrato:

La Lachera di Rocca Grimalda

A Rocca Grimalda il Carnevale è sinonimo di Lachera, un insieme di danza, rito e rappresentazione teatrale, che ha origine negli antichi riti propiziatori primaverili. Le origini della Lachera sono leggendarie, infatti sarebbe nata per festeggiare una rivolta popolare contro il feudatario che esercitava lo jus primae noctis sulle spose dei suoi sudditi. Negli anni la Lachera è diventata una festosa sfilata, un corteo nuziale degli sposi con i loro servitori e altri buffi personaggi dai copricapi fioriti, che attraversano le vie di Rocca Grimalda ballando e suonando.

Le maschere tradizionali del Monferrato

Quasi tutti i paesi hanno le proprie maschere di Carnevale, cioè dei personaggi tradizionali che rappresentano vizi e virtù del popolo, e il Monferrato non è da meno. A Casale Monferrato le maschere ufficiali della città sono Catlinin e Gipin, inventati nella seconda metà dell’800 dall’artista Luigi Necco. Durante il carnevale Gipin e Catlinin sono il re e la regina di Casale, vivono nella torre civica di Santo Stefano e hanno simbolicamente le chiavi della città. Gipin è un uomo calmo e posato, mentre sua moglie Catlinin è una simpatica pettegola, insieme guidano l’allegro corteo mascherato di Casale per le vie della città.

Le maschere di Bistagno

Bistagno è famoso per le sue maschere: Uanen Carvè e la Socia. Uanen Carvè, cioè Giovanni Carnevale in dialetto, è un personaggio della commedia dell’arte, un umile contadino molto intelligente e dalla memoria acuta. L’uomo è vedovo, ma viene accompagnato dalla Socia, che gli fa da consigliera. La Socia e Uanen guidano il corteo mascherato che il martedì grasso sfila per le strade di Bistagno. Questa sfilata ha la particolarità di essere un vero e proprio teatro di strada, nel quale Uanen e la Socia interagiscono con il pubblico e si fanno beffe degli abitanti del paese.

La Businà tipica del Carnevale

In diversi paesi del Monferrato, ogni anno viene recitata la Businà, un poemetto in dialetto che deride la politica locale prendendo spunto dall’attualità. Ad esempio a San Salvatore Monferrato, oltre alla tradizionale sfilata dei carri, la Businà viene composta da oltre venticinque anni da Mario Lombardo, poeta dialettale. Businà vengono recitate anche nelle piazze di Castelletto Monferrato ed Alessandria.

Il martedì grasso a Vho

A Vho, il martedì grasso, si tiene il banchetto del contado. Questa è un’antica tradizione di inizio ‘700, per cui tutti gli abitanti del paese si ritrovano in piazza e organizzano un grande pranzo, dove ognuno porta quello che ha da condividere. Negli anni il banchetto si è allargato, e oggi accoglie anche gli abitanti dei paesi vicini. Per l’occasione la polenta viene preparata in grandi paioli di rame, tramandati nelle famiglie, e poi viene distribuita a tutti i partecipanti.