Castelnuovo Scrivia: borghi in Monferrato

Categoria: Territorio
Castelnuovo Scrivia è un comune in Monferrato in provincia di Alessandria, a pochi chilometri da Tortona. I primi insediamenti nel territorio di Castelnuovo Scrivia sono di epoca romana, come attestano le tracce di centuriazione nella proprietà agricola ed i molti reperti …
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Castelnuovo Scrivia è un comune in Monferrato in provincia di Alessandria, a pochi chilometri da Tortona.

I primi insediamenti nel territorio di Castelnuovo Scrivia sono di epoca romana, come attestano le tracce di centuriazione nella proprietà agricola ed i molti reperti rinvenuti nelle zone di San Damiano, Bovera, Goide, Ova e Cadé. Il nucleo abitato vero e proprio sorse intorno al 500 d.C. per opera degli Ostrogoti di Teodorico.

Le vicende più note si riferiscono, però, al Medioevo, quando Castelnuovo, di parte ghibellina, fu alleato di Federico Barbarossa e partecipò alla distruzione di Tortona, ottenendo in cambio opere pubbliche, immunità e privilegi.

Cosa vedere a Castelnuovo Scrivia

Palazzo Pretorio (Castello dei Torriani e dei Bandello): il palazzo si trova di fronte alla chiesa parrocchiale. Al piano superiore alcune sale con affreschi dei secoli XV e XVI. Il castello è dominato da una torre merlata, alta 39 metri, le cui strutture originarie sono antichissime. All’interno è situata la Biblioteca “Pier Angelo Soldini”.

Palazzo Centurione: bell’esempio di architettura genovese del secolo XVII, ora è sede del Municipio, con elegante porticato a crociera. All’interno, in quattro sale rimaste integre, è collocato il Museo civico costituito nel 1986, ricco di reperti archeologici dall’età della pietra sino all’epoca romana. Vi sono anche lapidi, statue e quadri tolti dalle chiesette abbandonate, mappe settecentesche, pergamene, gli Statuti del 1400, antiche armi, ex-voto del 1600 e lavori in ferro battuto. Un’ala dell’edificio ospita l’Archivio storico completamente riordinato.

Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo: imponente costruzione romanica del XII secolo, restaurata nel secolo XVI e a fine ‘800. Notevole il portale con leoni stilofori, lunetta e capitelli, eseguiti dal magister Albertus all’epoca di Federico Barbarossa, come attesta la scritta latina che la attornia. Nell’interno, a tre grandi navate, un dipinto su tavole di Alessandro Berri, illustrante “L’Ultima cena”, un affresco del XV secolo rappresentante la “Madonna della Misericordia”, e quattro capitelli del 1100, residui della antica pieve. Nelle cappelle sono esposti altri capitelli firmati da magister Albertus. Nelle 14 cappelle laterali vi sono tele di Galeazzo Pellegrino, Tirsi Capitini, Geronimo Borghi, Pietro Grassi e Cristoforo Mina. Di grande interesse artistico la cappella del SS. Sacramento, detta anche “capella lunga”.

Chiesa di Sant’Ignazio: chiesa edificata nel 1600, con attiguo imponente collegio. Nel luminoso interno pregevoli opere di intaglio su legno, quadri e statue. In particolare vanno citati: “Cristo deposto”, una scultura lignea del 1400 a grandezza naturale, ricavata da un unico blocco di legno di rosa di Rodi; “Cristo fra Santi”, quattrocentesco dipinto su tavola, attribuito a Gabriel de Castronovo; trecentesca statua lignea “Santa Caterina d’Alessandria” sulla quale si ipotizza la mano del senese Mariano d’Agnolo attivo ad Avignone.

Per informazioni: sito del comune