Cella Monte: borghi in collina

Categoria: Territorio
Cella monte è un piccolo borgo della Valle Ghenza, terra del tartufo bianco e di vini rinomati come Barbera e Grignolino. Il paese, dalla forma stretta e lunga, si sviluppa sulla cresta della collina, da cui domina il paesaggio e i …
REDAZIONE

Cella monte è un piccolo borgo della Valle Ghenza, terra del tartufo bianco e di vini rinomati come Barbera e Grignolino.

Il paese, dalla forma stretta e lunga, si sviluppa sulla cresta della collina, da cui domina il paesaggio e i vigneti del Monferrato. Dista circa 10 km da Casale Monferrato e si raggiunge uscendo dall’autostrada A26 direzione Asti al casello di Casale sud.

Le prime notizie di Cella risalgono al Basso Medioevo, quando viene ceduto dall’imperatore Federico I ai Marchesi di Monferrato. Nel periodo successivo si assiste alle rivalità interne al paese, tra sostenitori dei Marchesi e alleati di vercellesi e alessandrini. Per mostrare la loro potenza le famiglie nobili costruiscono palazzi nella via principale del borgo, il castello Casa Forte ne è un esempio conservato ancora oggi. I conflitti si risolvono a favore dei Marchesi di Monferrato, che controllano il territorio fino all’annessione dei territori negli Stati Sabaudi.

Cella Monte dal 2014 è parte del sito UNESCO “Paesaggi Vitivinicoli del Monferrato, Langhe e Roero”, per la presenza sul suo territorio dei particolari infernot. Queste celle sotterranee, interamente scavate nell’arenaria, garantiscono le condizioni ottimali per la conservazione delle bottiglie di vino più pregiate, per l’umidità, il buio e la temperatura costante. Gli infernot sono l’elemento più caratteristico di Cella Monte, da cui è probabile prenda anche il nome: cella vinaria infatti non è che un sinonimo per la cantina.

 

Una delle unicità degli infernot è il materiale di costruzione, tanto da meritarsi un museo dedicato: l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni. La pietra da cantoni è un tipo di roccia arenaria, presente solo in questo territorio, risultato del ritirarsi del mare dalla Pianura Padana oltre 20 milioni di anni fa. Se osservata con attenzione presenta le caratteristiche tipiche delle scogliere, i segni delle onde e addirittura alcune conchiglie incastonate.

Le visite all’Ecomuseo, situato nella centrale Piazza Vallino, sono il venerdì mattina e la domenica, da prenotare via mail a prenotazioni@ecomuseopietracantoni.it

A inizio novembre si svolge la “Sagra Regionale del Tartufo Bianco in Valle Ghenza”, un’occasione per assaggiare piatti tipici, acquistare prodotti locali e visitare i celebri infernot, anche alcuni di quelli costruiti sotto ad abitazioni private.