Cassinelle è un piccolo paese che sorge nella frazione di Bandita, lungo uno dei percorsi che un tempo univano Ovada a Sassello.
Dal punto di vista storico e culturale, Cassinelle ha conservato alcuni tratti del centro storico originario, noto per le tipiche case a corte. Tra gli edifici meglio conservati troviamo Casa Pareto e Casa Piola, risalenti al 1600.
Un tempo Cassinelle aveva confini estesi rispetto ad oggi. Era uno dei borghi locali più attivi, tant’è che la sua storia e le sue curiosità nascoste ne fanno da principale testimonianza.
Il paese ha un passato senza tregua. Gli eventi più curiosi sono le discordie che hanno portato addirittura a uccisioni e rapimenti. Ne è un esempio quella tra gli uomini di Tiglieto e quelli dell’Olbicella, una frazione di Cassinelle, per la regione Piandelfò. Il Re di Sardegna, al tempo in possesso del Monferrato, cessò presto le questioni. Tuttavia, durante la guerra per la successione d’Austria, le truppe Franco-Spagnuole occuparono il paese e lo trasformarono in un centro di operazioni per molestare gli austriaci accampati a Rossiglione.
Sempre legato alla sua antica storia, i luoghi d’interesse che meritano una visita sono due.
La Chiesa di San Defendente a Cassinelle
La chiesa di San Defendente è posta nella piazza principale, lungo la via che conduce verso la frazione di Bandita e il comune di Ponzone.
All’interno di questa chiesa troviamo antichi altari in marmo e legno e proprio qui sono custodite le reliquie del santo. Infatti, sull’arrivo delle sue spoglie esiste una leggenda. Il corpo del santo fu donato al paese dal Capitano Giuseppe Maria Scaiola, il quale diede a due nativi locali di consegnarlo alla comunità cassinellese. Giunto il corpo a Voltri, uno di loro non fu in grado di portare a termine il compito. Quindi, fu preso in carico a dei portuali, che però si persero e giunsero a Molare. Qui, gli abitanti li indirizzarono verso la loro chiesa. Però la salma nel tempo si appesantì così tanto da non poterla più muovere. Allora spaventati, indicarono invece la strada per Cassinelle, dove il corpo giunse senza difficoltà.
L’Oratorio di San Giovanni Battista a Cassinelle
Un altro luogo di interesse e tappa immancabile per chi vuole scoprire le vere radici del paese, è l’Oratorio di San Giovanni Battista, sede dell’omonima confraternita risalente al 1500.
Nella frazione di Bandita è presente la chiesa di Santa Crocela e l’oratorio di San Rocco, sede anche questo dell’omonima confraternita locale dedicata al santo.
Troviamo la chiesa della Madonnina tra Cassinelle e la sua frazione. Questa, a differenza delle altre, venne eretta come ringraziamento per aver salvato le località vicine da un’epidemia di colera. Il campanile è stato ricostruito nel 1928.
Una curiosità caratteristica di Cassinelle, sono le sue “pietre verdi”, una formazione rocciosa risalente al periodo Giurassico-Cretaceo, quando si formò l’ossatura della catena appenninica sui fondali di un oceano.
Ma Cassinelle non è solo ricco di storia. Chi vuole davvero vivere appieno il paese, deve scoprire la storia del Dolcetto e dei prestigiosi funghi porcini, prodotti entrambi strettamente legati al paese per la loro grande produzione. Oppure, è interessante partecipare alle sue numerose sagre e manifestazioni. Ad esempio, “Canto delle Uova” è il venerdì o il sabato precedente alla domenica delle Palme. La Festa di San Defendente è a ottobre, la Sagra del fungo porcino il primo sabato di settembre. La fiera nuova bue grasso è la prima domenica di agosto, invece la Castagnata a inizio ottobre.
Chi invece preferisce svagarsi nella natura, troverà pace lungo il sentiero 561. Detto anche “anello di bandita”, fa parte dell’itinerario di Valenza regionale “Una volta c’era il Mare”. Proprio qui sorge la Big Bench #135, di colore giallo e verde, il cui immancabile passaporto si ritira al Bar Tabacchi Ravera. L’itinerario tocca 5 comuni. É possibile scovare fossili di piante, conchiglie ed animali di milioni di anni fa. Oltre ad essere un luogo panoramico, è anche magico.