Alle porte del Gran Monferrato si trova Alessandria: una città ricca di bellezze, da visitare in una giornata o dove fermarsi qualche tempo in più per immergersi nell’esplorazione del territorio che la circonda.
Il centro storico di Alessandria: monumenti e luoghi di interesse
Per scoprire un posto nuovo è giusto partire dal suo passato. La parte più storica di Alessandria è il suo il centro.
Si può, quindi, iniziare l’esplorazione della città dalla Piazzetta della Lega Lombarda, considerata il salottino di Alessandria, ricca di caffè, bar e ristoranti, dove concedersi una pausa rilassante, oppure per gustare un buon gelato mentre si prosegue il cammino.
Poco distante dalla piazzetta, in via Milano, si trova la Sinagoga, impossibile da non riconoscere grazie alla sua facciata eclettica e le molteplici finestre ad arco.
Un’ulteriore tappa storica da non perdere è l’Arco di Trionfo. Edificato nel 1768 e situato alla fine di Via Dante Alighieri, fu costruito come omaggio alla visita della città del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo II.
Di realizzazione ben più recente, è invece la Galleria Guerci: il cuore dello shopping alessandrino. Inaugurata nel 1985, stupisce con la sua architettura elegante e dallo stile retrò, che richiama un passato ottocentesco, raffinato ed elegante.
Piazza della libertà
La statua di Urbano Rattazzi, importante personaggio storico-politico, si impone al centro di Piazza della Libertà, la principale di Alessandria, attorno alla quale si ergono alcuni dei più importanti palazzi storici della città.
Il primo a catturare l’attenzione, con la sua facciata rossa che ne conferisce il nome, è Palazzo Rosso, noto anche come Palazzo degli Orologi. Un tempo Teatro Civico cittadino, oggi invece riveste la funzione di palazzo comunale. Impossibile perdere ogni riferimento grazie ai tre orologi che lo adornano: quello centrale che indica l’ora, quello di sinistra con le fasi lunari e quello di destra con il calendario.
Di fronte a Palazzo Rosso, dal lato opposto della piazza, si erge il Palazzo delle Poste e Telegrafo, con il suo Mosaico futurista che ne caratterizza la facciata. Lungo ben 38 metri, l’imponente opera mosaicale, realizzata dall’artista Gino Severini, ripercorre con le sue immagini la storia delle telecomunicazioni.
A destra di Palazzo Rosso si trova, invece, Palazzo Ghilini, uno degli esempi più maestosi del barocco settecentesco. Costruito nel 1732 su commissione del Marchese Tommaso Maria Ghilini, oggi è sede della Prefettura e dell’Amministrazione provinciale.
Accanto a quest’ultimo c’è Palazzo Cuttica, realizzato nella prima metà del XVIII secolo per volontà del Marchese Luigi Cuttica di Cassine. Un vero gioiello dell’architettura che ospita una miscela di stili, da quello barocco a quello neoclassico, l’edificio è oggi sede del Conservatorio Statale Antonio Vivaldi e del Museo Civico di Alessandria.
Il Duomo di Alessandria
Era il 1803 quando Napoleone ordinò di abbattere il vecchio Duomo di Alessandria, che sorgeva originariamente in Piazza della Libertà.
Oggi a pochi passi da lì, in Via Parma, si trova la Cattedrale di San Pietro, il nuovo Duomo della città. Nel 1797 la chiesa divenne il quartier generale dei francesi e fu solo dopo l’abbattimento del vecchio Duomo che il Vescovo chiese e ottenne di nominarla come nuova Cattedrale.
Nel corso del 1807 la sua facciata in stile neoclassico fu sottoposta ad un restauro e fu in quell’occasione che la chiesa venne dedicata a San Pietro e San Marco. Nel 1952 la Cattedrale purtroppo fu colpita da un incendio e gli interni vennero sottoposti a ulteriori restauri che hanno unito le strutture storiche con elementi neoclassici.
Oggi il campanile della Cattedrale, il terzo più alto d’Italia, è uno degli elementi architettonici che fanno da guida a tutti coloro che si recano in visita alla città.
Musei di Alessandria da visitare
Ad Alessandria si trovano tre importanti musei che segnano tappe storiche fondamentali della città: il Museo Borsalino, il Museo della Gambarina e le Sale d’arte.
La storia di Alessandria è strettamente legata al nome Borsalino, il noto marchio produttore di cappelli sin dal 1857. Il Museo Borsalino è diviso in tre aree tematiche che ripercorrono l’evoluzione del design e del costume attraverso l’esposizione di oltre ben 2000 cappelli.
Gambarina è il nome della vecchia caserma di origine settecentesca che ospita oggi il Museo Etnografico “C’era una volta”, detto Museo della Gambarina, ,una vera e propria finestra sul passato ottocentesco della città. Al suo interno sono esposti manufatti originali dell’epoca, strumenti da lavoro, giocattoli, ma anche riproduzioni di ambienti domestici e addirittura di un’aula scolastica degli anni 30.
Le Sale d’arte di Alessandria sono, invece, una tappa obbligata per gli amanti dell’arte che visitano la città. Quattro sezioni espositive che ripercorrono dal Medioevo al Novecento tutto il patrimonio artistico-pittorico di Alessandria.
La Cittadella di Alessandria
Costruita nel 1728 su commissione di Re Vittorio Amedeo II, la Cittadella di Alessandria è uno degli edifici militari più importanti d’Europa, con cinta muraria, pianta a stella e sei baluardi circondati da fossati.
La struttura, luogo del cuore FAI, è visitabile dal 1900 e per raggiungerla potete attraversare il fiume Tanaro percorrendo l’imponente Ponte Meier, progettato dall’omonimo architetto.
Cosa vedere nei dintorni di Alessandria
Se la visita ad Alessandria è una tappa di una gita che concede qualche giorno di permanenza in più, allora l’ideale è dedicare il tempo rimasto alla scoperta degli altri tesori del Gran Monferrato, nei dintorni della città… E non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Una destinazione può essere Casale Monferrato e i borghi del Monferrato degli Infernot che sorgono sulle dolci colline che circondano la città.
Puntando in direzione opposta, si possono raggiungere, invece, Ovada e Acqui Terme, i principali centri dell’Alto Monferrato. Non meno affascinanti sono le terre di Gavi e Tortona… Le mete da scoprire, insomma, non mancano: non resta che iniziare a progettare la propria vacanza!