Dentro ad ogni bottiglia di vino non c’è solo uva, ma ci sono anche un lungo e approfondito studio, tanta esperienza sul campo, anni di lavoro e sacrifici. Molte figure professionali ruotano intorno al prodotto finito, e ognuna svolge un lavoro importante e insostituibile.
Per dar vita ad uno dei tesori di cui il Monferrato va più fiero, il vino, è necessaria la collaborazione di due figure fondamentali: l’agronomo e l’enologo. Per fare maggiore chiarezza abbiamo scelto di dar voce direttamente ai professionisti: Dario Aceto, uno tra i più giovani enologi del Monferrato che ha fatto della sua passione un lavoro e Alberto Pansecchi, agronomo di eccellenza della provincia di Alessandria, conosciuto anche a livello internazionale per il suo lavoro.
L’enologo: chi è e cosa fa?
Per capire meglio il ruolo di questa figura, l’aiuto e la presenza di Dario Aceto, sono state fondamentali. Dario ci ha spiegato che l’enologo è colui che “firma le bottiglie”, ed è fondamentale per la vinificazione ovvero il processo di trasformazione dell’uva in vino. In pratica potremmo dire che l’enologo è lo chef del vino.
La figura dell’enologo segue tutte le fasi della produzione del vino, fondamentali per la riuscita di un prodotto di qualità:
- la produzione dell’uva
- la definizione del protocollo di lavorazione
- la valutazione della qualità dell’uva
- l’imbottigliamento
- la commercializzazione del prodotto, il quale deve risultare sicuro, eticamente corretto e gradevole.
L’agronomo: chi è e cosa fa?
Seguendo le parole di Alberto Pansecchi, scopriamo invece che l’agronomo è colui che accompagna l’uva fino alla cantina. In questo processo è fondamentale la stretta collaborazione e il notevole rapporto di fiducia tra agronomo e agricoltore. È infatti molto importante per un agronomo confrontarsi con l’agricoltore oltre che con la natura e la pianta stessa, per ottenere un risultato eccellente.
L’agronomo è indispensabile soprattutto durante i passaggi di stagione, soprattutto tra inverno e primavera e tra primavera e autunno, e tra le sue mansioni troviamo :
- progettare i nuovi impianti basandosi sul tipo di terreno e sul clima
- far impiantare i nuovi vigneti
- indirizzare l’agricoltore riguardo a tutte le operazioni colturali dell’annata
- prevedere e indirizzare il risultato finale della qualità delle uve in funzione delle variabili dell’annata
- mantenere invariate negli anni le potenzialità produttive del vigneto.
Differenza tra enologo e agronomo
Come abbiamo visto, enologo e agronomo sono due figure differenti, ognuna con le proprie sfumature e i propri ambiti in cui esercitare. C’è però da dire che la collaborazione tra enologo e agronomo è fondamentale e di notevole importanza se si vuole creare un prodotto di qualità.
La differenza tra enologo e agronomo? Possiamo azzardare dicendo che l’enologo sta all’agronomo come l’agronomo sta all’enologo: ossia sono due ruoli così interconnessi da essere inscindibili per una buona riuscita del processo di vinificazione.