Gavi: borghi in collina

Categoria: Territorio
Tra i comuni in provincia di Alessandria, a pochi minuti da Novi Ligure, Gavi è circondata dalle colline in cui da secoli si producono vini di qualità. Conosciuta per la sua rocca fortificata, visibile a chilometri di distanza, la città …
REDAZIONE

Tra i comuni in provincia di Alessandria, a pochi minuti da Novi Ligure, Gavi è circondata dalle colline in cui da secoli si producono vini di qualità. Conosciuta per la sua rocca fortificata, visibile a chilometri di distanza, la città è una meta ideale per una gita che unisca interesse storico e naturalistico.

Perché Gavi si chiama così: tra storia e leggenda

Il nome Gavi potrebbe derivare da diverse parole, tra cui il germanico gau che significa tribù o il latino tardo cavatum, cioè il capoluogo della tribù Cavaturina. Queste due etimologie si ricollegano alla storia della città di Gavi, che, per la sua posizione strategica e vicino alla Liguria, nei secoli passò sotto diverse dominazioni. Tra queste anche quelle dei Saraceni, documentate dal ritrovamento di armi di origine araba, e successivamente degli Svevi e della repubblica di Genova.

Una terza ipotesi sulle origini del nome Gavi, è decisamente più romantica ma ha dei contorni leggendari, infatti riporta che la città avrebbe preso il nome dalla principessa Gavia. Questa si sarebbe rifugiata in un castello nel centro dell’abitato e le sue vicende avrebbero poi dato il nome alla città.

Cosa vedere a Gavi

  • Forte: possente fortezza che domina la città dall’alto del Monte Moro, è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli per le varie esigenze del periodo. La roccaforte fu fondata in epoca romana e nel medioevo diventò un castello inespugnabile per le sue alte mura. Nel ‘600 vennero realizzati i bastioni difensivi visibili ancora oggi e nella seconda metà dell’800 diventò una prigione. Oggi il forte è stato restaurato ed è visitabile.
  • Antica cinta muraria: in vico Portino è visibile l’unica rimasta delle 4 porte di accesso alla città. Presenta una torre a pianta rettangolare, coperta da un tetto (in origine finita con una merlatura), e costruita in pietra calcarea.
  • Parrocchiale di San Giacomo: chiesa in stile romanico costruita in pietra arenaria, già esistente nel 1172, oggi la facciata si presenta intatta come un tempo.
  • Santuario di Nostra Signora della Guardia: voluto dai cittadini di Gavi e costruito nel 1861 in pochi mesi, il santuario è una meta di pellegrinaggio sul colle dei Turchini.
Gavi

La città vista dal forte

I dintorni di Gavi: luoghi di interesse tra le colline

Gavi è immersa tra le verdi colline del Monferrato, e questo la rende il punto di partenza ideale per trekking e giri in mountain bike. In particolare sono interessanti l’anello di Gavi e la via dei palazzi, il primo è un percorso ad anello che unisce il forte con il centro storico, tramite un sentiero panoramico immerso nella natura, mentre il secondo, più breve, si concentra sulle vie del centro città.

Cibi tipici di Gavi da assaggiare

Gavi, come gran parte del Monferrato, è famosa per i suoi vini pregiati. Tra le colline di Gavi cresce il vitigno Cortese, da cui si produce il Cortese di Gavi: un vino bianco DOCG dal gusto fresco e armonico e dal gradevole sentore fruttato. Se si passa da Gavi poi è impossibile resistere alla tentazione di assaggiare i ravioli, una ricetta speciale custodita da secoli nelle cucine gaviesi. Infine ricordiamo un insaccato recentemente inserito tra i presidi Slowfood: la testa in cassetta. Questo è un insaccato preparato con le parti di maiale che avanzavano dalle altre preparazioni, cotte a lungo in acqua salata per renderle morbide e appetitose. E per finire in dolcezza, gli imperdibili amaretti, vero e proprio dolce tradizionale della città.

 

Per informazioni: sito del comune di Gavi

 

Fotografie di Alexala