Gli agnolotti del plin sono un tipo di pasta fresca ripiena tipica del Piemonte, soprattutto di Langhe e Monferrato. Tradizionale piatto diffuso ormai in tutta Italia, la specificità dei plin è di avere dimensioni ridotte rispetto ai normali ravioli, quindi anche tempi di preparazione più lunghi. Per questo motivo vengono riservati per occasioni speciali, ad esempio nel periodo natalizio o per il pranzo della domenica.
L’origine del nome agnolotti del plin
Sia la parola agnolotto che plin derivano dal dialetto piemontese, anche se ormai agnolotto fa parte del linguaggio comune, mentre plin mantiene tutta la sua piemontesità. Agnolotto viene dal termine anulot, il nome dello strumento a forma di anello usato per tagliare la pasta. Plin significa pizzicotto, infatti la pasta viene chiusa con un movimento delle mani simile a un pizzico.
Caratteristiche dei plin
Gli agnolotti del plin si distinguono da altri tipi di pasta ripiena per dimensioni, forma e spessore della pasta. Questi agnolotti sono infatti più piccoli dei ravioli, rettangolari e leggermente ricurvi per il pizzico con cui vengono chiusi. Inoltre la pasta è sottilissima, descritta in alcune ricette quasi come un velo che permetta di intravedere il ripieno all’interno.
Tipi di ripieno e condimenti
Per il ripieno esistono numerose varianti dei plin e nessuna ricetta originale, il più tradizionale prevede carne arrosto ed erbette. La versione “di magro” consiste invece in ricotta e spinaci. Anche per quanto riguarda il sugo di accompagnamento ci sono infinite combinazioni, da un semplice burro e salvia al sugo di arrosto. Se gli agnolotti sono veramente buoni si possono anche lasciare sconditi, in questo caso vengono serviti “al tovagliolo”, cioè in un piatto all’interno appunto di un tovagliolo perché non perdano la morbidezza.