Curiosi di scoprire i fossili in Monferrato? La collezione del Museo Maini di Ovada vi porterà indietro nel tempo, per scoprire com’era il Monferrato oltre trenta milioni di anni fa.
Grandi o piccini, gli esploratori incuriositi dalla storia della Terra e dalle ere geologiche troveranno materiale interessante in Monferrato. Infatti milioni di anni fa, parte del Piemonte e della Liguria erano ricoperti dal mare, e facevano parte di una zona costiera chiamata Bacino Terziario Ligure-Piemontese. Con il ritirarsi delle acque si sono depositati sul terreno dei sedimenti che sono ancora oggi visibili in Monferrato e che raccontano la storia geologica di questo territorio. Scavando negli strati di terra si possono trovare gusci calcarei e addirittura piccole scogliere coralline!
Dove vedere i fossili in Monferrato?
Il luogo ideale per scoprire di più sui fossili in Monferrato e vederli dal vivo è il Museo Paleontologico Maini a Ovada: il primo museo in Piemonte interamente dedicato alla paleontologia. Nelle sale del museo vengono illustrate le principali tematiche paleontologiche e geologiche, oltre gli aspetti specifici dell’evoluzione del Piemonte meridionale, ossia il Bacino Terziario Ligure-Piemontese. Il museo offre tanti laboratori per i bambini, per scoprire la paleontologia giocando e divertendosi insieme.
Il museo Maini in Monferrato: non solo fossili
Il museo paleontologico è un museo in un museo, perché è ospitato nell’ex chiesa di Sant’Antonio, edificata nel Trecento. La chiesa faceva parte di un centro ospitaliero esterno all’allora centro di Ovada, che nei secoli della sua storia è stato anche lazzaretto durante un’epidemia di colera e carcere sul finire dell’800.
Il museo è dedicato a Giulio Maini, appassionato naturalista ovadese, nel ricordo della sua attività di raccolta e di conservazione di minerali e fossili. Maini raccolse molti reperti nel territorio ovadese, e negli anni successivi la famiglia Briata-Maini si dedicò alla divulgazione dei materiali raccolti e alla didattica.
Oggi il percorso del museo, sviluppato dal conservatore Piero Damarco e dall’Associazione Calappilia, è costruito attraverso l’illustrazione delle principali tematiche connesse allo studio dei fossili, alla loro ricerca ed importanza. Il percorso attraversa le diverse ere geologiche che hanno interessato il territorio ovadese, e ne sintetizza i caratteri generali, soprattutto in riferimento alla storia evolutiva dei diversi organismi viventi e del loro paleoambiente naturale. Passando da una teca all’altra si può fare un vero e proprio viaggio nel tempo!
Trovare i fossili in Monferrato
Nella collezione del museo sono conservati tanti reperti di grande interesse paleontologico, in particolare i granchi fossili o granchi dell’Oligocene. Alcuni di questi granchi hanno delle caratteristiche tipiche che li rendono ben riconoscibili e sono stati battezzati in onore dei propri scopritori e del territorio: tra di essi la Alcespina ovadensis, la Calappa damarcoi, dal curatore museale Damarco, oltre alla Stenodromia Mainii, precedentemente nota come Calappilia Mainii, in onore di Giulio Maini.
Aperto Tutto l’Anno: sabato 15-18; domenica 10-12. Solo dal 1 ottobre al 31 maggio: domenica 15-18;
Ingresso libero.
Aperture e visite guidate su prenotazione (tel. 0143-822815 – Associazione Calappilia cell. 340-2748989)