Il bialbero a Casorzo

Categoria: Territorio
In una stradina di campagna tra Casorzo a Grana, in provincia di Asti, può capitare di vedere un curioso albero in mezzo a un campo, formato da due alberi diversi cresciuti uno sopra all’altro. Il doppio albero di Casorzo, conosciuto …
REDAZIONE
In una stradina di campagna tra Casorzo a Grana, in provincia di Asti, può capitare di vedere un curioso albero in mezzo a un campo, formato da due alberi diversi cresciuti uno sopra all’altro. Il doppio albero di Casorzo, conosciuto anche come bialbero, non è un complicato esperimento botanico e neppure un fotomontaggio, ma semplicemente un singolare prodotto della natura.
Il bialbero di Casorzo è formato da un ciliegio cresciuto sopra un gelso. Tutte e due le piante hanno dimensioni normali, rami e foglie. Le due piante vivono da anni una pacifica coesistenza, un fenomeno che stupisce turisti ed appassionati dal pollice verde.

Gli epifiti: alberi doppi

Alberi di questo tipo vengono chiamati piante epifite e non sono rari, ma di solito sono molto piccoli e hanno vita breve. Invece il bialbero di Casorzo è alto oltre cinque metri e gode di ottima salute! Ogni anno entrambi gli alberi fioriscono e fanno frutti, probabilmente perché il tronco del gelso è in parte cavo e le radici del ciliegio arrivano fino a terra e prendono nutrimento direttamente dal terreno. Non si sa con esattezza come sia nato l’albero doppio. Potrebbe essere stato da un seme lasciato cadere da un uccello, che ha trovato tra i rami del gelso il giusto ambiente per crescere.

In ogni stagione il bialbero offre uno spettacolo unico, ma in particolare la primavera e l’autunno sono occasioni speciali. In questi periodi le foglie del gelso e del ciliegio sono di due colori diversi e la differenza tra i due alberi è ancora più evidente.

Cosa fare a Casorzo?

Casorzo è un piccolo paese nel Monferrato, ma attira turisti da tutta Italia. Oltre alla meraviglia naturale del bialbero, è famosa anche per la sua cantina sociale, che produce principalmente Malvasia. Questi viticoltori, associati dal 1957, producono vino in maniera ecosostenibile e facendo grande attenzione alla qualità dei loro prodotti. La visita al bialbero può essere un’occasione per una merenda con i prodotti tipici del territorio, e può finire con una passeggiata fino alla big bench di Vignale Monferrato.