Krumiri rossi: la leggenda

Categoria: Food&wine
Nessuno pensa che un tipo di biscotto consumato dalla metà degli italiani a colazione, insieme ad una tazza di caffè, sia proprio di origine Monferrina. Ebbene si, il Monferrato oltre che per i vini e gli infernot, è conosciuto anche …
REDAZIONE
Nessuno pensa che un tipo di biscotto consumato dalla metà degli italiani a colazione, insieme ad una tazza di caffè, sia proprio di origine Monferrina. Ebbene si, il Monferrato oltre che per i vini e gli infernot, è conosciuto anche per un ‘altra eccellenza: i krumiri

I Krumiri rossi e il Monferrato

Il krumiro è un prodotto di pasta frolla tipicamente monferrino, dalla forma allungata, che presenta delle particolari incisioni sul dorso, molto consumato in Piemonte e più in particolare in Monferrato. È consumato soprattutto come biscotto per la colazione o per la merenda, accompagnato da tè o caffè. 

Uno dei luoghi più importanti in cui vengono prodotti i krumiri si trova proprio a Casale Monferrato. Si tratta di un negozio pasticceria, in Via Lanza, di fronte alla Chiesa San Giuseppe, in cui il fragrante biscotto, il krumiro appunto, viene confezionato ancora artigianalmente con la ricetta ultracentenaria. Passando davanti alla pasticceria e sentendo il profumo  di dolce appena sfornato, non si può far a meno di fermarsi. Ma perché i krumiri Monferrini, sono chiamati “krumiri rossi”? 

La leggendaria nascita dei Krumiri Rossi

Una delle leggende principali riguardante la nascita di questo tradizionale dolce casalese, racconta che l’aggettivo rossi, prende il nome proprio dal suo creatore, un certo Domenico Rossi. Egli era un confettiere di 35 anni che aveva un negozio di dolci. Confidò agli amici che sua moglie aveva confezionato un dolce particolare che avrebbe mandato in dono al Re Vittorio Emanuele II. Gli amici vollero assaggiare questo dolce nuovo e sconosciuto. Già dopo il primo morso, qualcuno di loro notò la presenza di un liquore molto particolare. Spinti dalla curiosità chiesero alla moglie di Rossi, Carlotta, di che cosa si trattasse, ma ella mantenne il segreto, svelando solo che era un liquore venuto da molto lontano. Qualcuno aveva nell’orecchio il nome di una tribù Tunisina, i Krumiri, che stavano attirando l’attenzione internazionale. I Krumiri infatti producevano distillati a livello mondiale il cui sapore ricordava molto quello presente nei biscotti.  Fu da qui, infatti, che venne attribuito il nome krumiri, in onore di questa popolazione. 

Curiosità sui biscotti Krumiri Rossi

La curiosità principale di questo dolce è che i biscotti avevano e hanno tuttora, la caratteristica forma piegata. Questo perché l’obiettivo del produttore era quello di rendere omaggio a Re Vittorio Emanuele II. La sua particolare forma, infatti, ricorda i baffoni celebri del Re, il quale si riforniva regolarmente a Casale. La ditta Rossi era infatti fornitore della Real Casa. Per omaggiare il Re, vollero creare qualcosa che lo ricordasse. Essendo il Re una persona molto golosa, non venne miglior idea che creare un biscotto gustoso che alla sola vista ricorda una delle caratteristiche più celebri del Re. Per confermare tutto ciò, è rendere consapevoli gli acquirenti della leggenda, venne creata un’antica etichetta che tuttora compare sulle tipiche confezioni, nella quale risulta la effigie baffuta del Re Vittorio Emanuele II. 

I biscotti di Casale Monferrato al giorno d’oggi

Alla morte del titolare, nel 1907, il brevetto passò prima alla famiglia Airotti. Successivamente alla famiglia Portinaro,la quale continua a portare avanti la tradizionale produzione dei biscotti. 

Oggi sono arricchiti  da vari prodotti, come le gocce di cioccolato e il cacao. Sono stati resi universalmente commestibili, togliendo dall’impasto tradizionale il lievito, di modo che tutti i più golosi possono assaggiare questa prelibatezza monferrina, senza rischiare intossicazioni e allergie.