La cerca dell’oro in Monferrato
Anche quest’anno le Aree Protette dell’Appennino Piemontese ripropongono le aperture delle storiche miniere dell’oro nei pressi dei Laghi della Lavagnina.
Saranno giornate all’insegna dell’avventura! Si percorreranno insieme i remoti tragitti che solcano l’Appennino, si scopriranno i segreti delle antiche Aurifodine, (estesi cumuli di ciottoli testimoni dell’estrazione aurifera all’epoca degli antichi romani) e ci si inoltrerà nelle affascinanti miniere dell’oro vicine ai Laghi della Lavagnina dai quali, in rari periodi, è possibile vedere i resti dei mulini per la lavorazione della sabbia aurifera affioranti dalle acque.
Alla ricerca dell’oro in Monferrato
Un’esperienza esclusiva, promossa dal Consorzio Gran Monferrato e riservata solo a piccoli gruppi che avranno l’opportunità di scoprire l’affascinante mondo sotterraneo che offre rifugio ad una fauna preziosa e rara.
Le ex miniere svolgono un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità, permettendo la presenza di animali d’interesse comunitario inseriti negli allegati della Direttiva Habitat 92/43 CEE che annoverano quattro specie di invertebrati (un crostaceo, due aracnidi, un insetto e un mollusco) e 5 specie di vertebrati (un anfibio e quattro mammiferi).
Le miniere d’oro dei laghi della Lavagnina
Nel 1400, sotto il dominio dei duchi di Mantova, si ebbe un primo tentativo di sfruttamento dei filoni con la costruzione di una galleria che venne sospesa a causa di un crollo che causò la morte di alcuni minatori.
L’esistenza dell’oro nella zona era stata poi riscoperta intorno dalla metà dell’800, in un’area attigua a quella che oggi viene chiamata Laghi della Lavagnina, ma i laghi non esistevano ancora. Ben presto erano iniziati i lavori di scavo di numerose gallerie con alterne vicende per concludersi alla fine dell’800, inizio ‘900.
Alcune delle miniere dell’oro si possono attualmente visitare all’interno grazie ai lavori di messa in sicurezza svolti dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese, altre si celano ancora nel folto della vegetazione; sono gallerie umide, talvolta allagate, scavate nella viva roccia, in taluni casi costituite da strettissimi cunicoli nei quali è arduo passare, altre piane ed interrotte da pericolosissimi fornelli verticali che permettevano il passaggio sia dei minatori, sia del materiale estratto da un livello all’altro delle gallerie.
Dove cercare l’oro in Monferrato
Quest’anno il programma si arricchisce di una nuova opportunità, la possibilità di cimentarsi in un vero e proprio laboratorio dimostrativo di ricerca dell’oro nelle acque incontaminate dei torrenti auriferi del parco delle Capanne di Marcarolo con l’ausilio della batea, l’indispensabile attrezzo del cercatore, e di un po’ di fortuna!
Il calendario 2023 prevede 6 appuntamenti stagionali, 3 si sono già svolti e le prossime date in programma saranno il 20 agosto, il 17 settembre ed il 15 ottobre, è inoltre possibile organizzare attività specifiche anche su prenotazione in date differenti.
Per partecipare alle iniziative in calendario è sufficiente prenotare alla guida escursionistica abilitata ed autorizzata dell’Ente Parco che organizza le visite: Ester Polentes cell. 3397288810, [email protected]