Fonduta al tartufo: due culture si incontrano
Oltre alle bellezze naturali e artistiche del territorio, ogni regione italiana è famosa per i piatti tipici della sua cucina. A seconda delle tradizioni, possiamo assaggiare ricette squisite e uniche nei diversi angoli del paese. Ma cosa succede quando le culture si incontrano? Danno vita a nuovi piatti ancora più gustosi, come nel caso della fonduta con tartufo.
La fonduta di formaggio è una preparazione tipica della Valle d’Aosta, mentre il tartufo è simbolo del Piemonte e in particolare del Monferrato. Non sappiamo chi è stato il primo cuoco a combinare questi due ingredienti, ma gli siamo riconoscenti, perché stanno veramente bene insieme!
Perché mettere il tartufo sulla fonduta?
In Valle d’Aosta la fonduta di formaggio è un ottimo piatto per scaldarsi dopo una lunga giornata all’aperto per ricaricare le energie, ne esistono molte varianti a seconda del tipo di formaggio scelto da fondere, del pentolino in cui la si cuoce e soprattutto in base a gli accompagnamenti. Tanti cibi si sposano bene con la fonduta, dalle carni alle verdure, quindi perché scegliere di utilizzare proprio il tartufo bianco del Monferrato? La risposta è semplice, per il suo aroma particolare e inconfondibile e per il suo gusto unico.
La ricetta della fonduta con tartufo
La ricetta della fonduta valdostana con tartufo è semplice, ma farà un figurone sulla vostra tavola.
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
- 400 gr di fontina Dop
- 200 ml di latte
- 20 gr di burro
- 4 tuorli
- crostini di pane
- tartufo bianco a piacere
Procedimento:
- Tagliate il formaggio a dadini e mettetelo in una ciotola con il latte. Coprite con la pellicola per alimenti, mettete in frigorifero e lasciate ammorbidire per un paio d’ore.
- In un pentolino a bagnomaria fate sciogliere il formaggio ammollato nel latte e il burro fuso, fino a ottenere una crema filante.
- Aggiungete i tuorli, senza smettere di mescolare.
- Cuocete a bagnomaria per circa 10 minuti, finché il composto diventa liscio e cremoso
- Servite la fonduta in ciotoline, accompagnandola con il pane tostato e una spolverata di tartufo bianco.
- Buon appetito!
La fonduta con tartufo: con uova o senza uova?
La tipica fonduta valdostana viene preparata con i tuorli delle uova, che vengono aggiunti uno per volta e amalgamati bene con il formaggio fuso. Esiste però la variante senza uova, per chi ha un occhio alla linea e vuole ridurre le calorie.
La fonduta è meglio con il tartufo nero o con il tartufo bianco?
Il tartufo, è un alimento raro e pregiato, dal gusto particolare e dall’odore intenso. Basta una spolverata sul piatto per aggiungere un tocco di ricercatezza e impreziosire qualsiasi ricetta. Esistono due tipi diversi di tartufo: bianco e nero, con caratteristiche diverse, oltre che nell’aspetto anche nel gusto. Scegliere quale tipo usare dipende dal gusto personale, potete scoprire le qualità dei due tartufi qui.
I 5 migliori formaggi per fare la fonduta
Non c’è un formaggio universale adatto a preparare la fonduta, ma si può scegliere tra diversi tipi. L’importante è che sia un formaggio a pasta dura, più facile da sciogliere.
- groviera: di origine svizzera e dal gusto leggermente piccante, riconoscibile per i buchi in superficie.
- fontina: formaggio simbolo della Valle d’Aosta, ha un gusto dolce e saporito
- camembert: prodotto secondo la tradizione nella regione francese della Normandia, ha un aroma inconfondibile.
- toma piemontese: formaggio grasso, dal sapore intenso e inconfondibile.
- raschera: un formaggio d’alpeggio, prodotto nella provincia di Cuneo.
- castelmagno: a pasta asciutta, diventa sempre più piccante a seconda del tempo di stagionatura.