Se passeggiate tra le campagne Monferrine, noterete sicuramente una pianta dall’aspetto cespuglioso. Grazie alla sua facile adattabilità, ha invaso sempre di più le colline del basso Piemonte. La nocciola in Monferrato è “Tonda Gentile”, conosciuta più comunemente come nocciolo, ma inconfondibile per il suoi frutti.
Questa prezioso albero è coltivato specialmente negli spettacolari paesaggi del Monferrato. In particolare, si trova nell’area tra Cuneo, Asti ed Alessandria, dichiarati Patrimonio Unesco dal 2014 insieme ai rinomati vini ed il pregiato tartufo.
La storia della nocciola in Monferrato
La storia della coltivazione del nocciolo in quest’area è connessa all’evoluzione dell’industria dolciaria con la scoperta del gianduia, simbolo della perfetta unione con il cacao.
Tutto iniziò con il blocco economico imposto da Napoleone per i prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie. Un gruppo di pasticceri torinesi, per poter proseguire con la realizzazione di dolci, iniziò a miscelare e in parte sostituire il cacao con la più economica Nocciola Tonda Gentile. Fu così che nel 1852, il chocolatier Michele Prochet, in società con Caffarel, ne migliorò il sapore. Così, lo rese simile al cacao, grazie ad un’aggiuntiva fase di tostatura, ridisegnando il prodotto: unico nel suo gusto.
Per scoprire le sue radici più profonde dobbiamo risalire al tempo dei romani, epoca in cui veniva spesso regalata come augurio di gioia e benessere, forse anche grazie alle sue preziose e naturali proprietà.
Infatti, una delle caratteristiche principali di questa pianta è proprio il suo aroma dal sapore delicato, così come la polpa croccante e la distintiva forma tonda. Queste peculiarità rendono la Tonda Gentile la nocciola migliore al mondo, riconoscendole inoltre la certificazione IGP per qualità e autenticità.
Non a caso, il suo impiego soprattutto nel settore dolciario è assai vasto. Ne sono un esempio i tradizionali cioccolatini piemontesi, i gianduiotti, ma anche i Brutti ma buoni, i baci di dama, le note creme e i gelati.
finisce qui.
I benefici della nocciola in Monferrato
É l’ingrediente che esprime al meglio le proprie qualità nei prodotti tradizionali piemontesi, ma è vero inoltre che i benefici che la nocciola in Monferrato apporta alla salute non sono indifferenti. Questo grazie alla presenza di aminoacidi essenziali, vitamina E e grassi insaturi, ma anche alle sue qualità nell’ambito delle terapie naturali.
Il legame con il territorio basso piemontese è ben noto. Occupando infatti il posto di quelli che un tempo erano vecchi campi di seminativi e vigne ormai non più produttive, si è raggiunto un numero record di noccioleti nel paese di Lu Monferrato. La nocciola funge da protagonista a molte sagre locali, come quella organizzata dal comune di Castellero ogni anno ad inizio autunno.
Accanto ai coltivatori, troviamo i produttori che esportano in tutto il mondo, soprattutto in Francia, Inghilterra, Germania, Russia e Stati Uniti.
La nocciola in Monferrato è quindi un ottimo tocco per qualsiasi tipo di piatto. Soddisfa gli amanti sia del dolce che del salato. Il gusto è unico di sapore, le proprietà nutrizionali fanno da contorno al suo gradimento e la sua storia non fa che renderla un prodotto esclusivo.