La Loggia di San Sebastiano a Ovada spicca in particolare tra gli importanti monumenti locali. Parrocchiale intitolata a Santa Maria, oggi è sede di eventi culturali locali.
La chiesa, oltre che essere il principale centro religioso di Ovada, era anche luogo delle manifestazioni più importanti del comune. Al suo interno si tenevano i consigli e i parlamenti del paese. In aggiunta, anche i giuramenti di fedeltà a Genova, confermati anche dalla presenza dalle misure di raffronto (la giusta misura di Ovada) nella pietra e tuttora visibili.
La chiesa risale probabilmente al XII secolo ed è di forma romanica. Subì un importante ampliamento con l’aggiunta delle navate laterali e del campanile.
L’edificio conserva le tracce di vecchi affreschi, ma i frammenti più antichi sono quelli posti alla base del campanile, i cui muri facevano parte di una cappella preesistente.
Gli affreschi della Loggia di San Sebastiano a Ovada
Gli affreschi lungo la navata minore di sinistra vengono eseguiti dopo l’ampliamento della chiesa e rappresentano varie figure. Ad esempio, “Beatus Vicecius”, un frammento di Santo e Madonna con Bambino, Santa Lucia, Cristo di Passione, San Giacomo Minore e la Maddalena, San Giorgio che uccide il drago tenuto dalla principessa, Madonna con Bambino, San Martino. Probabilmente appartenente alla stessa serie è la decollazione di san Giovanni Battista. Invece, appartengono ad un altro artista le figure di sant’Antonio Abate e di sant’Ambrogio, dipinti sui pilastri di fondo, e di San Pietro Martire.
Alla fine del XVIII secolo vendettero e smembrarono la chiesa. Il campanile venne utilizzato come prigione. La navata centrale e quella sinistra divennero l’Oratorio di San Sebastiano, sede dell’omonima Confraternita “dei Bianchi”. La navata destra venne acquistata dalla Confraternita di San Giovanni, o “dei Rossi”, per avere un ingresso indipendente.
Un tempo la loggia di San Sebastiano a Ovada era ricca di lapidi e sepolcreti. Vennero purtroppo rimossi nell’Ottocento quando fu soppressa la Confraternita di San Sebastiano e venne trasformato l’edificio in una Loggia per il Mercato.