“Con un po’ di allenamento, tutti possono riuscire a fare ciò che abbiamo fatto io e Luigi, magari impiegandoci più giorni”: con queste parole Renato Scarrone, 68enne di Masio, commenta l’avventura intrapresa insieme all’amico Luigi Barisone, 48 anni, di Montecastello.
Quantificare quel “un po’”, forse, non è così semplice: i due appassionati di biking e cicloturismo, infatti, hanno da poco compiuto una traversata dell’Italia in bicicletta, per un totale di 2040 km distribuiti su 13 giorni di viaggio.
Il loro viaggio è stato mosso da un duplice intento di scoperta: se, da una parte, i due amici hanno potuto attraversare splendidi luoghi e conoscerli a ritmo di pedalata, dall’altra si sono fatti portavoce della bellezza del Monferrato, diventandone ambasciatori.
Siamo felici di aver preso parte virtualmente all’impresa: il logo del Consorzio del Gran Monferrato, infatti, ha viaggiato con loro, che non hanno perso occasione per parlare del territorio monferrino alle persone incontrate.
“È stata una bella sorpresa – racconta Renato – scoprire che molte persone di territori lontani già conoscevano il Monferrato, magari perché hanno parenti che sono emigrati qui in passato”.
L’itinerario che ha portato il Monferrato in tutta Italia
Luigi e Renato sono partiti lo scorso 10 settembre da Predoi, nella Valle Aurina, in provincia di Bolzano, per arrivare a Capo Passero, in provincia di Siracusa.
Nel mezzo un po’ di Pianura Padana, l’attraversamento degli Appennini, il passaggio nel Cilento, lungo la costiera amalfitana, fino al parco nazionale dell’Aspromonte e ancora giù, fino al punto più meridionale d’Italia, l’isola delle Correnti, percorrendo una media di 150km al giorno e dormendo in tenda o in bnb incontrati lungo il percorso.
“Per fortuna non abbiamo avuto particolari intoppi: abbiamo sempre trovato bel tempo, a eccezione di un po’ d’acqua sul Gran Sasso”, racconta Renato.
“In molti casi, per ridurre i chilometri, abbiamo scelto di attraversare le città. Questo ci ha dato modo di notare tutto ciò che probabilmente ci sarebbe sfuggito sfrecciando in macchina. Ovviamente sia in positivo, come la bellezza dei paesaggi, dei luoghi d’arte e dei centri abitati, sia in negativo: purtroppo esistono luoghi in cui si trovano tantissimi rifiuti lungo le strade e dove le piste ciclabili scarseggiano”.
Cicloturismo, un’opportunità per il territorio
L’impresa di Luigi e Renato non è notizia di tutti i giorni, ma i turisti, soprattutto stranieri, che scelgono di esplorare un territorio in bicicletta sono in aumento. Dal rapporto ‘Viaggiare con la bici 2023’, realizzato da Isnart per Legambiente, emerge come il turismo su due ruote generi un indotto pari a 4 miliardi di euro in Italia. Uno dei riflessi di questa tendenza è la diffusione dei bike hotel, strutture ricettive con servizi pensati in modo specifico per chi viaggia in bicicletta.
“Con il nostro viaggio – prosegue Renato – abbiamo voluto anche sensibilizzare nei confronti di questa forma di turismo, ideale per esplorare e conoscere il territorio del Monferrato. Una possibilità adatta sia ai più sportivi, sia ai meno allenati, che grazie alle ebike possono godersi lunghe pedalate senza difficoltà”.