Ricaldone è un piccolo paese di origine medievale situato in Monferrato. Secondo un’antica versione, si pensa che il nome significhi “lo sterpeto del germano Aldo”. Questo famoso personaggio, a capo dei Longobardi, occupò il territorio negli anni del 600.
Le origini di Ricaldone
Fin dalle sue origini più antiche, furono tre le famiglie che dominarono il paese e che si successero nel tempo: i signori di Canelli, i signori di Ricaldone, ramo della famiglia dei Canelli e che ne ereditarono il feudo. Infine i Colombo, signori di Cuccaro.
Nell’anno 1100 i signori di Canelli dominano il feudo, che rientra così a far parte del consortile di Barberio-Alice, uno dei sei paesi che costituirono il comitato di Acquesana nel XI secolo.
Nel 1400 i Marchesi di Incisa ottennero la signoria di Ricaldone dai Visconti, confermata inoltre da una bolla dell’Imperatore Sigismondo. Nel secolo successivo, il marchese Guglielmo lasciò il comune alla moglie. Dagli anni seguenti, il paese passò quindi a diverse famiglie, dai Paleologi ai Colombo, dai Beccio ai Peretti. Fino a giungere ai Gandolfi di Melazzo e alla conclusiva indipendenza, raggiunta alla fine del 1700.
Sebbene si tratti di un piccolo paese, Ricaldone in realtà custodisce importanti tesori dal punto di vista storico, artistico e religioso.
La Chiesa di San Michele a Ricaldone
La Chiesa di San Michele, all’ingresso del paese, venne sostituita dalla Chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo nella metà del XVI secolo. La sua struttura interna è divisa in quattro navate e sette altari. Quello maggiore venne demolito e rifatto in marmo, insieme alla balaustra. A sinistra vi è quello dedicato a San Francesco, la cui mensa venne ricostruita sempre in marmo. Di fronte alla navata laterale destra si trova invece l’altare del Suffragio o di San Sebastiano. Su di esso domina una tela del 1600, che vede come protagonista la Vergine con San Simone Stock e San Sebastiano. Del periodo cinquecentesco rimangono le volte delle cappelle della Madonna del Rosario e di San Giuseppe, che presentano decorazioni in stucco.
Luogo di particolare curiosità è il cimitero, luogo in cui è sepolto il noto cantautore Luigi Tenco.
Un altro elemento fondamentale di Ricaldone è la viticoltura, una delle attività principali del paese. Il territorio si trova all’interno di un sistema di colline dell’Alto Monferratoche fa parte dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi, il 50° sito Unesco d’Italia inserito nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità.
Come raggiungere la panchina gigante di Ricaldone
Anche a Ricaldone è nata la panchina gigante. É la numero 104, di colore bordeaux, come il vino Barbera, e bianco, e dalla quale si ammira la catena delle Alpi e i campanili dei paesi accanto.
La strada per raggiungerla è molto semplice: basta procedere sulla SP236 AL Ricaldone-Maranzana, e superato Quarto, si svolta a destra e si lascia la strada asfaltata. Dopo aver percorso circa 500 metri, eccola che sorge nel vigneto Bricco Cadogno della famiglia Rinaldi.