Sezzadio: borghi in campagna

Categoria: Territorio
Sezzadio è un comune nella pianura alessandrina, a una ventina di chilometri da Acqui Terme. Il paese si raggiunge facilmente dall’uscita Alessandria Sud dell’autostrada A26, imboccare la SS 30 (di Val Bormida) in direzione Acqui Terme. Perché Sezzadio si chiama così? Il …
REDAZIONE
Sezzadio è un comune nella pianura alessandrina, a una ventina di chilometri da Acqui Terme. Il paese si raggiunge facilmente dall’uscita Alessandria Sud dell’autostrada A26, imboccare la SS 30 (di Val Bormida) in direzione Acqui Terme.

Perché Sezzadio si chiama così?

Il nome “Sezzadio” non ha un’origine chiara, potrebbe derivare dal latino Sexadium, cioè distante sei stadi dalla via Aemilia Scauri, strada costruita dai romani nel 109 aC per collegare Piacenza a Ventimiglia. Sezzadio infatti nasce come stazione di posta lungo la strada, dove i viaggiatori potevano fare sosta e cambiare i cavalli. In passato il comune si chiamava Sezzè, solo dal 1916 è diventato ufficialmente Sezzadio.

L’abbazia di Santa Giustina

Il principale luogo di interesse a Sezzadio è l’Abbazia di Santa Giustina, una basilica in stile romanico fondata dai Benedettini nel 1030, grazie alla generosità del marchese di stirpe Aleramica Otberto. La chiesa conserva elementi originali molto interessanti, come il pavimento in mosaico del IX-X secolo e gli affreschi tre-quattrocenteschi, oltre a successive decorazioni cinquecentesche.

Esiste una leggenda sulla fondazione e vede protagonista re Liutprando. Verso l’anno 722, in occasione del suo viaggio a Pavia, il re assistette a un miracolo e decise di far costruire l’abbazia. Secondo la tradizione, Liutprando, in prossimità di Sezzadio, volle riposare sotto un albero che si trovava dove ora sorge l’Abbazia. Poiché portava con sé le reliquie di S. Giustina in una pisside, per poter riposare la mise sopra un ramo dell’albero. Quando si risvegliò, la pisside iniziò a spostarsi di ramo in ramo: Liutprando decise, quindi, di edificare l’Abbazia in onore di S. Giustina deponendo le sue reliquie.

Di fianco all’abbazia, sulle fondamenta di un convento benedettino, si è sviluppato il complesso denominato Villa Badia, successivamente ricostruito dall’Ordine degli Oblati di S. Ambrogio di Milano nel 1600, e ampliato dai Conti Frascara verso la fine del 1800, che ne fecero la loro residenza privata.

Oggi l’abbazia e Villa Badia sono luoghi ideali per celebrare matrimoni o altri eventi particolari.