Se siete in cerca di una meta particolare per le vostre gite, le bellezze dei castelli dell’ovadese sono perfetti per una giornata all’insegna della cultura o per un weekend tra le colline! Infatti il territorio dell’ovadese è la meta ideale per una gita alla scoperta delle bellezze di antichi castelli medievali.
Il Monferrato ha una storia antica, le cui radici risalgono al medioevo. Per questo motivo il suo territorio è ricco di castelli, alcuni aperti al pubblico, altri privati. Purtroppo molti sono stati abbandonati e oggi sono in rovina, anche se questo non vieta una visita per vederli dall’esterno. I borghi in cui si trovano sono incantevoli e se fate una passeggiata tra le loro stradine medievali potreste trovare qualcuno disposto a raccontarvi la storia del paese.
Nei dintorni di Ovada, è possibile percorrere un itinerario circolare che idealmente raccoglie e unisce 21 castelli della zona. Di quelli visitabili avevamo parlato in questo articolo, adesso vi diamo qualche consiglio riguardante quelli chiusi al pubblico:
Cremolino
Il castello di Cremolino, visibile a chilometri di distanza dato che è il più alto della zona, è stato costruito tra l’XI e il XIII secolo, come luogo di difesa e per l’avvistamento dei nemici. La sua posizione privilegiata l’ha reso un luogo ideale per controllare il territorio circostante, e per secoli è stato abitato dalle famiglie più importanti del paese.
Negli ultimi anni la fortezza è stata chiusa al pubblico, ed è possibile arrivare solo fino al portone principale. La salita è ripida, ma estremamente suggestiva: si passa nelle strette vie medievali per poi superare un ponte levatoio e trovarsi davanti all’imponente edificio.
Belforte Monferrato
Costruita su un’importante via di comunicazione, in quanto collegava Genova a Ovada, la fortezza di Belforte era un punto di controllo e difesa del territorio. Circondato da un parco fitto di vegetazione, oggi mantiene molto del suo antico aspetto severo e continua a osservare dall’alto la regione.
Orsara
Il castello di Orsara oggi è una dimora storica fortificata, a cui è annessa un’azienda agricola che produce vini di ottima qualità. Infatti gli attuali proprietari hanno trasformato i vari ettari di terreno di loro proprietà in vigne, da cui ricavano in prevalenza Dolcetto. Insomma, il castello non è visitabile, ma potete assaggiare i prodotti del suo territorio!
Tra i precedenti proprietari è curioso ricordare i marchesi di Malaspina, che ospitarono ed aiutarono Dante durante il suo esilio da Firenze.
Castelnuovo Bormida
Arrivando in paese, il primo edificio che si nota è proprio il castello, con il suo profondo fossato e la torre quadrata, poi avvicinandosi si nota che è ricoperto di edera e disabitato da molti anni. La fortezza è frutto di una stratificazione di interventi avvenuti nel corso dei secoli, infatti della struttura originale rimangono solo una parte delle mura e la base della torre.
Carpeneto
Il piccolo borgo si è sviluppato intorno alla fortezza di origine medievale, protetta da un fossato, e ultimo luogo sicuro per la popolazione in caso di attacco dei nemici. Rimaneggiata diverse volte negli anni, la struttura è stata ampliata per diventare residenza di famiglie nobili, ad esempio con l’aggiunta di uno scalone settecentesco. Ancora oggi si presenta in ottime condizioni, infatti è una residenza privata e per questo non è visitabile.
Silvano d’Orba
Eretto nel 1492 dalla famiglia Adorno da Genova, è uno dei castelli più rappresentativi dell’intero Monferrato. La sua struttura ricorda un quadrato dai cui angoli si alzano quattro massicce torri in pietra. L’esterno è sobrio e severo, mentre l’interno è riccamente arredato e decorato con mobili antichi. Nel 1631 muore l’ultimo erede della famiglia Adorno e da allora l’edificio è passato di mano in mano, fino agli attuali proprietari che vivono qui dal 1991.
Montaldeo
Unico castello visitabile dell’elenco, dalla sua posizione sopraelevata offre un ottimo punto per controllare il territorio. Costruito nel XIII secolo, poi distrutto e riedificato nel XV secolo, è stato ristrutturato ed adattato a residenza nel corso del Seicento. Ancora oggi, in estate, è abitato dal suo attuale proprietario, che mette a disposizione il giardino e il cortile interno alla Pro Loco per varie manifestazioni ed eventi.
Leggenda vuole che lo spettro di una monaca uccisa per amore si aggiri tra le sue mura, piangendo e urlando nelle notti di tempesta.
Francavilla Bisio
Dall’esterno l’edificio si presenta in perfette condizioni e stupisce per le sue decorazioni geometriche in muratura, che ricoprono tutte le pareti della fortezza e della torre. Attualmente residenza privata di un conte, quando fu costruito nel ‘300 serviva a difendere questa zona del Monferrato a confine con la Liguria.
San Cristoforo
Il castello è stato costruito nel Medioevo come ampliamento di una torre di avvistamento di epoca romana conosciuta come “Torre del Gazzolo”, che serviva come collegamento per le segnalazioni inviate dal mare attraverso l’Appennino fino alla Pianura Padana. Esiste una leggenda, secondo la quale Napoleone avrebbe dormito qui durante la Campagna d’Italia, e avrebbe dimenticato il cappello. Il comune sta ristrutturando la struttura per riportarla agli splendori originali e destinarla a iniziative turistiche.
Castelletto d’Orba
Al centro del paese troviamo l’edificio a pianta quadrangolare, privo di torri, con numerose bifore e archi di marmo. Esistente già nel 1168, l’edificio fu distrutto e poi ricostruito alla metà del cinquecento, aggiungendo un ampio cortile interno in stile rinascimentale.
Mornese
Il castello Doria, di cui abbiamo parlato in questo articolo, risale al 1240 oggi è chiuso al pubblico perché è ancora la residenza degli antichi proprietari. La famiglia Doria di Genova infatti possiede la fortezza da secoli, e la mantiene in ottime condizioni.
Casaleggio Boiro
Particolare edificio, costruito lontano dal paese a differenze dei precedenti castelli che si trovavano in centro ai borghi. Questo, risalente al decimo secolo, è il più antico della zona ed è raggiungibile solo a piedi percorrendo una piccola stradina. Oltre a essere ben conservato, è famoso anche per essere stato usato come dimora dell’Innominato in una versione televisiva dei Promessi Sposi.
Cosa fare nei dintorni di Ovada
I castelli sono perfetti per una gita in giornata, una scusa per visitare i piccoli borghi del territorio ovadese ed esplorare il territorio del Monferrato. Potete fermarvi a pranzo in uno dei ristoranti tipici della zone ed assaggiare i famosi agnolotti piemontesi, bere un calice di vino durante la merenda sinoira oppure, se siete più sportivi, approfittarne per fare un giro in ebike tra le colline.
Fonte: comune di Ovada