Il vin brulè, chiamato anche mulled wine in inglese o vin chaud in francese, è una bevanda calda piemontese a base di vino, zucchero e spezie. Bevuta in inverno, soprattutto nei periodi festivi come l’avvento o il carnevale, è l’ideale per riscaldare i cuori in pochi sorsi!
Quando le temperature scendono e il freddo dell’inverno si avvicina, quale metodo migliore per scaldarsi che un bel calice di vino? E se non è abbastanza, potete provare il vin brulè, ovvero vino caldo speziato, perfetto nella stagione più fredda.
Cos’è il vin brulè
Il nome vin brulè deriva dal francese e letteralmente significa vino bruciato, questo perché nella sua preparazione bisogna dare fuoco alla bevanda, bruciando parte dell’alcol contenuto al suo interno. La ricetta è antica e si tramanda da generazioni, le più antiche tracce risalgono al medioevo! Diffuso soprattutto tra le popolazioni del nord Europa, in Italia è preparato spesso in montagna.
La ricetta originale piemontese del vin brulè
La preparazione del vin brulè richiede pochi ingredienti, è molto semplice ma richiede un attimo di attenzione in uno dei suoi passaggi.
Ingredienti:
- Vino rosso corposo 1 l
- Zucchero 100 g
- Scorza di limone non trattato 1
- Scorza d’arancia non trattata 1
- Cannella in stecche 2
- Chiodi di garofano 8
- Bacche di ginepro 5
- Anice stellato 1
- Noce moscata q.b.
Procedimento:
- Tagliate sottilmente la scorza del limone e dell’arancia, eliminando la parte bianca che darebbe un gusto amaro alla preparazione.
- In una pentola di acciaio dai bordi non troppo alti versate lo zucchero, le stecche di cannella, le bacche di ginepro, i chiodi di garofano e l’anice stellato.
- Aggiungete la scorza degli agrumi e in ultimo versate il vino rosso corposo.
- Portate lentamente a ebollizione: fate sobbollire a fiamma dolce per 5 minuti mescolando fino al completo scioglimento dello zucchero.
- Avvicinate una fiamma alla superficie del vino (ad esempio un cannello oppure uno spiedino di legno), facendo molta attenzione a non scottarvi: l’alcool contenuto nel vino prenderà fuoco. Lasciatelo fiammeggiare fino al completo spegnimento.
- Quando il fuoco si sarà spento, filtrate il vin brûlè attraverso un colino a maglie fittissime.
- Decorate il bicchiere con una stecca di cannella e bacche a piacimento, poi servite bello caldo! Salute!
Dove bere il vin brulè in Monferrato
Il Monferrato, terra ricca di vini rossi, è un ottimo luogo per assaggiare il vin brulè, perché sarà sicuramente preparato con materie prime di qualità. Potete prepararlo usando vini rossi corposi come una barbera o un nebbiolo.
Come dice anche il famoso detto piemontese:
A l’é mèj al vin caud che l’acqua fresca
Tradotto in “è meglio il vino caldo che l’acqua fresca”, perché il vino monferrino è talmente buono che è sempre meglio dell’acqua, anche da caldo: mai così vero come in questo caso!
Foto di Jens Mahnke e Olia Danilevich.