Visone, piccolo borgo nel cuore dell’Alto Monferrato, si sviluppa lungo la riva destra della Bormida ed è attraversato dal torrente Visone, da cui prende il nome. Il castello, i resti delle mura e la Torre dei Malaspina testimoniano l’antico passato del borgo, spesso al centro di scontri e lotte per la dominazione del territorio.
Il castello e la Torre dei Malaspina
Uno dei luoghi simbolo di Visone è il castello medievale, situato su una collina che domina il borgo. Risalente all’epoca feudale, conserva ancora parte della sua struttura originaria, come la Torre dei Malaspina, una torre di avvistamento imponente che un tempo proteggeva il villaggio.
Anche se il castello oggi è in gran parte diroccato, è possibile visitare i resti delle mura e godere di una splendida vista panoramica sul paesaggio circostante.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Altro edificio d’interesse, a Visone, è la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, parrocchiale del paese. La costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Pietro e Paolo, inizia nel 1604 per sostituire la precedente parrocchiale di Santa Maria delle Grazie ormai fatiscente, ma sarà necessario aspettare fino al 1695 per il suo definitivo completamento e consacrazione.
L’edificio conserva affreschi di Pietro Ivaldi e quattro tele tardoseicentesche del pittore visonese Giovanni Monevi.
La pietra di Visone e l’archeologia industriale
Il territorio di Visone è caratterizzato dalla presenza di una particolare pietra calcarea, detta appunto Pietra di Visone, utilizzata sin dai tempi romani per realizzare elementi architettonici come colonne, portali e decorazioni per case, luoghi di culto, e per abbellire portici e loggiati.
Con la pietra di Visone è stato costruito, nel 1500, il Palazzo “Madama Rossi” dal Cardinale Bonelli Ghisleri, ancora ben conservato, la cui facciata è visibile passando lungo la statale. Tracce più recenti dell’industria legata alla pietra di Visone, sfruttata fino agli anni Settanta del secolo scorso, si riscontrano nella vecchia centrale idroelettrica e nei due stabilimenti per la lavorazione, oggi chiusi.
Per valorizzare questa parte importante dell’identità di Visone è stato istituito l’Ecomuseo della Pietra e della Calce di Visone, un museo diffuso per conservare e valorizzare l’ex-area industriale delle cave di pietra calcarea a sudovest del paese.