Una serie di case in mattoni dalla tonalità calda, che vira verso il giallo, con persiane di un vivido azzurro a contrasto: siamo a Olivola, piccolo borgo del Monferrato casalese.
Qui, la maggior parte delle abitazioni sono realizzate in pietra da cantone, una particolare pietra arenaria molto presente nelle colline della zona, che dona alle case la loro caratteristica colorazione.
Il centro storico di Olivola si visita in fretta, anche se merita di essere assaporato con calma. I principali punti di interesse si concentrano nell’arco di pochi metri: lo sguardo può avvicendarsi tra il panorama collinare che circonda il borgo e gli edifici storici affacciati sulla piazza principale, come l’antica parrocchia di San Pietro Apostolo, oggi auditorium e sede di eventi.
Lasciandosi la chiesetta alle spalle, ci si incammina verso un’altra tappa imperdibile, a pochi passi di distanza: la Chiesa Romanica di San Pietro e Paolo.
Qui, il primo elemento a catturare lo sguardo è il campanile pendente, probabilmente databile intorno all’XI-XII secolo e realizzato in pietra da cantoni. Al campanile è stata successivamente addossata la chiesa, più recente.
Dal piccolo parco che circonda l’edificio, la vista è meravigliosa.
Tutto intorno, regnano il verde e il silenzio.
Benvenuti a Olivola, tra relax ed esperienze enogastronomiche
Ad appena 19 km da Casale Monferrato e 30 km da Alessandria, Olivola è la destinazione perfetta dalla quale partire per visitare i vicini borghi del Monferrato, regalarsi qualche giorno di esplorazione delle colline a piedi o in bicicletta e lasciarsi stupire dai sapori del territorio, nella versione più tradizionale… Ma anche in chiave rivisitata.
Dormire a Olivola: il fascino degli Olivola Apartments
Se fare il pieno di bellezza è un desiderio che accomuna molti visitatori del Monferrato, gli Olivola Apartments sono il luogo ideale per soddisfare questo bisogno anche durante il tempo dedicato al riposo.
La struttura, affacciata sulla piazza principale di Olivola, è dotata di una splendida terrazza panoramica che offre una vista privilegiata sul paesaggio circostante, e mette a disposizione dei suoi ospiti 6 ampi appartamenti che uniscono il fascino del passato a un elegante gusto moderno.
Se questa frase può suonare come un cliché, il risultato è tutt’altro che scontato all’interno degli appartamenti, che sorprendono gli ospiti con antichi affreschi: basta alzare gli occhi verso il soffitto, per gustare un’opera d’arte.
Guardandosi poi intorno si notano altre opere che contribuiscono a rendere unica l’identità di ogni appartamento, riconducibili a firme contemporanee.
“Benessere” è la parola d’ordine che modella l’intera struttura: dai confortevoli spazi per il relax all’interno degli appartamenti, alla piscina con idromassaggio circondata da una piacevole area fiorita nel cortile esterno, passando per la zona palestra con sauna.
La tradizione diventa gourmet presso il ristorante I Due Buoi, a Olivola
A pochi passi dagli appartamenti ritroviamo le stesse atmosfere: abbracciata dal giardino con alberi secolari, Villa Guazzo Candiani accoglie, da novembre 2021, il ristorante I Due Buoi, precedentemente locato ad Alessandria.
La dimora storica cinquecentesca conserva molte tracce del proprio passato. Fu di proprietà dei Marchesi del Monferrato e, successivamente, dei Curioni Guazzi, le cui memorie si possono ritrovare nella chiesetta di San Sebastiano, oggi sconsacrata, che fiancheggia l’edificio principale.
Se la storia de I Due Buoi all’interno di questa sede è ben più recente, non mancano comunque le attestazioni importanti: dall’apertura, il ristorante ha ricevuto due forchette sulla Guida del Gambero Rosso, la Corona Radiosa su Golosario e l’inserimento, da luglio 2023, nella guida Michelin.
Alta petit, puntare all’eccellenza, recita lo stemma riportato sui pavimenti di origine ottocentesca del ristorante, e sembra essere anche l’obiettivo della brigata in cucina, guidata dallo chef Marco Molaro.
Con 33 anni e diverse collaborazioni prestigiose alle spalle, tra cui gli stellati “Agli Amici” di Udine sotto la guida dello Chef Emanuele Scarello, dal 2017 è stato Sous Chef del suo predecessore a I Due Buoi, lo Chef giapponese Jumpei Kuroda, con il quale il ristorante ha conquistato per due anni consecutivi la Stella Michelin.
All’interno del menu, i sapori della tradizione monferrina vestono il ruolo di “tema con variazione”: la materia prima e i piatti più noti si riscoprono in nuovi abbinamenti e nuove identità, lasciando ampio spazio a incursioni di sapori internazionali.
“Cerco di proporre una cucina concreta, che parta dalla valorizzazione della materia prima del territorio, per creare piatti con uno sguardo nuovo, ma sempre ben decifrabili”, afferma lo chef Molaro.
Tra i suoi capisaldi, particolarmente apprezzati dagli ospiti, spiccano i plin della tradizione (ma con ripieno non tradizionale: 3 arrosti, manzo, maiale e coniglio) con mousse al burro salato, e il club sandwich di capasanta, midollo alla brace e caviale, che strizza l’occhio alla cucina “new nordic”.
Ai piatti vengono proposti abbinamenti di vini selezionati dal maître e sommelier Mattia Trentani che, in alcuni casi, sono davvero “a metro zero”: il ristorante, infatti, si trova accanto alla cantina Bricco dei Guazzi.
Spesso scelta come location per matrimoni, per l’occasione la struttura mette a disposizione dei suoi ospiti alcune camere all’interno della villa.
Un’esperienza gourmet presso I Due Buoi diventa anche occasione per esplorare l’infernot del ristorante, il più grande visitabile nel Monferrato e ancora oggi utilizzato per la conservazione dei vini.
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