Tagliolo Monferrato: borghi in collina

Categorie: Arte&cultura, Territorio
Tagliolo è un piccolo paese del Monferrato che conta circa 1500 abitanti, ma nonostante la piccolezza, è un comune che richiama gli appassionati di cultura, storia e natura. Dal punto di vista naturale, parte del territorio è compreso nel Parco naturale …
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Tagliolo è un piccolo paese del Monferrato che conta circa 1500 abitanti, ma nonostante la piccolezza, è un comune che richiama gli appassionati di cultura, storia e natura.

Dal punto di vista naturale, parte del territorio è compreso nel Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, un’area protetta a confine con la Liguria; mentre gli amanti del buon cibo, trovano un’armonia e un’unione di sapori tipici piemontesi e liguri. Una delle specialità più tipiche sono gli agnolotti, che però presentano l’aggiunta della maggiorana, assente nella ricetta tradizionale piemontese, il tutto accompagnato dal Dolcetto d’Ovada, un must nelle tavole monferrine.

Inoltre, per chi visita Tagliolo in tempo di manifestazioni enogastronomiche, non può non assaggiare i “focaccini”, un semplice impasto di farina, acqua e lievito, talvolta ripieni di pomodoro, prosciutto e formaggio, e fatti friggere.

Nella sua prospettiva antica, Tagliolo presenta una storia lunga secoli. Già in epoca longobarda vi si insediarono i monaci di San Colombano e fu possedimento di feudatari come i Malaspina, Cattaneo della Volta, gli Spinola, i Doria, i Del Bosco; mentre risalente all’epoca medievale troviamo sul monte Colma i resti del monastero femminile di Santa Maria di Bano. Dopo essere stato conquistato da Egidio di Negro, condottiero militare della Repubblica di Genova, fu dato in feudo ai Gentile e in seguito ad un matrimonio passò quindi alla famiglia Pinelli Gentile, tuttora proprietaria dell’antico castello.

Infatti, il castello di Tagliolo è uno dei meglio conservati dell’Alto Monferrato tanto da essere inserito nella cerchia dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte. La fortezza ha una torre centrale quadrata, la parte più antica di tutto il complesso perché risalente alla metà del XIII secolo e utilizzata per avvistare l’arrivo dei saraceni. la seconda fase di completamento del castello continuò con l’elevazione dell’attuale torre in cui si apre l’ingresso, e solo successivamente gli edifici a sud. Al suo interno il palazzo ha lo stile di una residenza signorile con saloni decorati, preziosi arredi, una biblioteca, raccolte d’armi e sono ancora visitabili le cantine, in cui vengono prodotti e conservati i vini del territorio monferrino da più di 500 anni.