Montaldo Bormida: Borghi in Monferrato

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A circa 11,5 km da Ovada e a 13,5 km da Acqui Terme, Montaldo Bormida è un paesino che sorge nel tratto collinare dell’Alto Monferrato di Ovada, compreso tra le valli del fiume Bormida e dell’Orba. Storia di Montaldo Le prime tracce dell’esistenza di quel …
REDAZIONE

A circa 11,5 km da Ovada e a 13,5 km da Acqui Terme, Montaldo Bormida è un paesino che sorge nel tratto collinare dell’Alto Monferrato di Ovada, compreso tra le valli del fiume Bormida e dell’Orba.

Storia di Montaldo

Le prime tracce dell’esistenza di quel che oggi è Montaldo Bormida compaiono in un diploma imperiale del 1164, come Ambo Carpineta, nome utilizzato per indicare sia l’attuale Carpeneto, sia Montaldo, quest’ultimo, molto meno importante del primo, tanto da non comparire nel nome.

Prima del XIV secolo, infatti, Montaldo era conosciuta come Carpeneto Inferiore o come un territorio facente parte di Utriusque Carpineti. La prima citazione di Montaldo risale, invece, al XIV secolo, durante l’occupazione del Marchese Tommaso Malaspina.

Successivamente il feudo cambiò diverse proprietà: la Famiglia Della Valle ne mantenne il controllo fino al 1605, quando passò a Sebastiano Ferrari, Conte di Orsara. Arrivò, poi, il tempo degli Spinola di Genova e quello dei Pallavicini per poi, ancora una volta, vedere tornare il paese sotto la giurisdizione di Alessandria.

Solo nel 1863, grazie al decreto di Vittorio Emanuele II, il nome del Comune di Montaldo cambiò ufficialmente in Montaldo Bormida.

È interessante sapere che Montaldo era anticamente difesa da un castello, con tanto di mura e fossato, e che questo edificio fu, probabilmente, distrutto nel XVI secolo, ridotto in pochi ruderi, in parte poi utilizzati per la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale. Delle antiche mura, oggi rimane soltanto un mastio in corrispondenza del luogo dove un tempo si trovava il fossato e oggi utilizzato come campo da gioco per il tamburello.

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Cosa vedere a Montaldo Bormida

Dall’altura su cui è posta la Chiesa Parrocchiale è facile apprezzare come il Palazzo Comunale funga da fulcro per le due direttrici lungo cui si sviluppano i caseggiati.

Tra i molti edifici di Montaldo, spiccano varie case patrizie, come Casa Bianchi, Casa Dotto, Casa Schiavina e Casa Ghiara. Interessanti sono anche:

L’Oratorio della S.S. Annunziata e di San Rocco: perfettamente integrato nell’abitato, questo edificio è stato probabilmente edificato nel 1600 e, di certo, restaurato nel 1930. Tra gli elementi degni di nota sono l’altare, in stucco del Settecento, il pulpito ligneo e alcune opere, tra sculture e tele, restaurate nel 2003

Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo: questo edificio, con facciata neoclassica e interno barocco, fu costruito a partire dal 1686, anche se per le prime celebrazioni si dovette aspettare al 1700. Il campanile, invece, fu integrato nel 1870.
Apprezzabili, tra gli altri elementi, sono l’altare maggiore e la balaustra del Settecento, entrambi realizzati, in marmi policromi, dagli scultori lombardi Ganna, e un organo degli Agati della metà ‘800, ancora in funzione.

Parco Dotto: questo giardino, risalente ai primi anni del Novecento era parte di una villa di proprietà della Famiglia Dotto. Oggi è un ottimo luogo in cui rilassarsi e portare i bambini a giocare nel verde

Palazzo Schiavina: La storia di questo palazzo è documentata fin dal 1673. Da allora, questo elegante edificio passò, generazione dopo generazione, alle famiglie più importanti del patriziato genovese, fino a che, all’inizio dell’800, passò ai Bianchi, una famiglia storica di Montaldo e Acqui Terme. Solo nel 1878 il cav. Michele Schiavina acquista il palazzo per abbellirlo e andarci a vivere.

Immerso tra i vigneti, questo paese non manca di offrire, a chi lo visita, ottimi vini da abbinare alle tante specialità della tradizione gastronomica locale. I principali vini qui prodotti sono il Dolcetto di Ovada, il Barbera del Monferrato ed il Cortese dell’Alto Monferrato. Per chi, alla passeggiata urbana, preferisce i sentieri naturalistici la scelta tra itinerari e percorsi adatti a tutti è ampia.