Uno dei modi per apprezzare al meglio l’esperienza di viaggio è viverla in tranquillità, “prendendosela comoda”. In particolare in questo articolo parliamo del cammino di Sant’ Evasio, un percorso in Monferrato che vi permetterà di ammirare il paesaggio, fermarvi ad osservare il panorama in tutta tranquillità e scegliere il ritmo che preferite.
Da soli o in compagnia, in giornata o per un weekend, ogni cammino può essere personalizzato come si preferisce, a seconda dei propri interessi, diventando un’esperienza unica e irripetibile. Il Cammino di Sant’ Evasio, che unisce Casale Monferrato ad Asti, attraversa le colline del vino patrimonio Unesco, tra campi e piccoli paesi. Il percorso è stato tracciato dal CAI di Asti e Casale, si snoda tra borghi medievali e la campagna coltivata, con tanti panorami dai molteplici colori e sfumature.
Chi era sant’ Evasio
Sant’ Evasio è il patrono di Casale Monferrato, primo vescovo di Asti. Vissuto nel I secolo d.C, per sfuggire alle persecuzioni dei pagani dovette fuggire da Asti dove era vescovo. Lungo il cammino verso Casale avvennero i suoi primi miracoli, ad esempio la tradizione vuole che il suo bastone, smarrito durante la fuga, si fosse trasformato in un albero fiorito sotto le cui fronde Evasio si poté riposare al sicuro. Il percorso è diventato oggi un cammino che vi riporterà indietro nel tempo, tra campi coltivati, vigne, piccole radure e borghi medievali arroccati sulle colline.
Il percorso del Cammino di Sant’ Evasio
Partenza da Asti, dove potrai parcheggiare vicino alla stazione ferroviaria per poi procedere in via Cavour, e attraverso il centro storico. Quindi procedi fino al Complesso Monumentale di San Pietro in Consavia, per poi proseguire su viale Pilone e uscire dalla città. Raggiunto frazione Pontesuero e via Valleversa il percorso si getta nella natura, tra campi, boschi e cascine sparse.
Prosegui fino alla frazione Castiglione (sei sul tracciato dell’anello di Sant’Evasio) e segui le indicazioni per Valdipietra-Quarto e, successivamente per Serra Crivelli. Un po’ di strade bianche, qualche salita e un fitto bosco ti porteranno in località Miravalle dove, tramite una scalinata, potrai raggiungere la minuscola chiesetta di Sant’Evasio, eretta dagli abitanti del luogo in onore del santo in fuga. Hai già percorso 11,5 km e ritornando sui tuoi passi, scendi su una sterrata che ti porta ai resti del pozzo di Sant’Evasio immerso nella vegetazione.
Tra vigneti e tratti panoramici sarai, quindi, alle porte di Castagnole Monferrato, procedi lungo la strada in valle dove ti imbatterai nella chiesa campestre del Vallino e raggiungi Montemagno: hai già percorso 22 km e qui potrai organizzare la tua sosta per poi riprendere il cammino il giorno seguente.
Rimettiti in viaggio e raggiungi il fondo valle attraversando, campi, noccioleti, vigneti, boschi e torrenti: viaggi al confine tra le province di Asti e Alessandria e godrai di viste panoramiche sul comune di Casorzo Monferrato, Vignale e Frassinello. Al km. 27,5 potrai visitare la chiesa di San Martino (Borg. Molignano). Un’area boschiva ti condurrà fino al piccolo comune di Olivola e al poggio dove sorge la pieve di San Pietro.
Ampi panorami che si aprono sui paesi del circondario come Rosignano Monferrato e Cella Monte, ammirabili anche dopo aver raggiunto Uviglie e il suo castello, così come la Torre Veglio e il paese di San Giorgio. Di lì a poco sarai nel territorio di Casale e precisamente in reg. Mandoletta dove costeggerai le mura dell’omonimo castello per poi, dopo una serie di svolte e incrociando anche la statale un po’ trafficata, ti troverai in strada Pozzo Sant’Evasio e nei pressi della chiesetta fatta edificare da un devoto nel 1670 proprio su quello che venne ritenuto il pozzo del miracolo. Ancora un tratto in campagna e poi inizierà a delinearsi il profilo di Casale Monferrato. Raggiunto il centro potrai visitare il Duomo dedicato al Santo che ha ispirato questo itinerario e che proprio qui trovò la morte nel 292, all’età di circa 62 anni, durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano.
Camminare in Monferrato: trekking per ogni livello
Il Monferrato è una meta ideale per il turismo slow e per le camminate immersi nella natura. Potete scegliere tra itinerari di ogni tipo, con diverse difficoltà e adatti ad ogni tipo di camminatore. In questo articolo abbiamo parlato di 5 trekking da non perdere all’interno del parco naturale “Appennino Piemontese”, mente qui del Grande Cammino del Monferrato. Queste possono essere delle ispirazioni per organizzare i vostri cammini in Monferrato, per trascorrere una vacanza “slow”, in calma e tranquillità.
Foto di Alexala